• IL NOSTRO NETWORK:
  • The Innovation Group
  • Technopolis
  • ictBusiness.it
logo
logo
  • News
  • Focus
  • Eccellenze.it
  • Strategie di Canale
  • Ti trovi in:
  • Home Page
  • Focus

DataCore, la corsia veloce dello storage e della virtualizzazione

Con SanSymphony-V, giunto alla decima versione, e con la tecnologia Adaptive Parallel I/O si eliminano i colli di bottiglia permettendo ai server di operare al massimo dello loro potenzialità. Parola di George Teixeira, cofondatore, presidente e Ceo dell’azienda.

Pubblicato il 28 ottobre 2015 da Valentina Bernocco

“DataCore è il fast pass” per i server oberati di carichi di lavoro. Così, con la schiettezza che lo contraddistingue, George Teixeira traduce in metafora l’essenza dell’approccio software-defined  applicato allo storage. Il cofondatore, presidente e Ceo di DataCore, in visita in Italia e fresco di partecipazione al Vmworld di Barcellona, si riferisce in particolare alle ultime innovazioni introdotte in San-Symphony-V, software di virtualizzazione giunto ormai alla versione numero dieci, e fra queste soprattutto a all’Adaptive Parallel I/O. Una tecnologia che fa parte di DataCore da anni, ma che solo ora può springionare il suo potenziale e la ragione è semplice: anche l’hardware adesso è pronto.

 

Nel tempo, le Cpu a bordo dei server utilizzati dalle aziende sono diventate sempre più performanti. Oggi, quasi sempre, multi-core. Ma all’interno degli ambienti virtualizzati la velocità delle Cpu è inutile, anzi sprecata, se le Cpu restano in idle in attesa delle macchine virtuali. Con San-Symphony questo non accade, perché il software di parallelizzazione fa in modo che i carichi I/O tengano il passo con le richieste delle unità di calcolo, eliminando i colli di bottiglia. Come illustrato da Teixeira, si puà ottenere un’accelerazione degli Iops di cinquanta volte. “Il risultato? il lavoro è fatto in un quinto del tempo e due machine possono svolgere il lavoro di dieci”, sintetizza il Ceo di DataCore.

 

Secondo un sondaggio effettuato da TechValidate su clienti di DataCore, la tecnologia di Adaptive Parallel I/O ha permesso di accelerare di dieci volte la velocità di risposta delle applicazioni aziendali virtualizzate, ovvero di completare le richieste in un decimo del tempo. Il vantaggio di questo approccio è più evidente per tutte quelle applicazioni intensive che richiedono risposte in tempo reale, come i sistemi di online transaction processing (Oltp), i real-time analytics, la Business Intelligence e i datawarehouse che operano all’interno degli ambienti di database Microsoft Sql Server, Sap e Oracle.

 

George Teixeira, cofondatore, presidente e Ceo di DataCore

 

Indipendenza dall’hardware, il punto di forza

Durante il suo passaggio in terra italiana, Teixeira ha anche ribadito la validità del software-defined storage come strategia di accelerazione ed efficienza dell’It aziendale, ma anche di risparmio e di semplificazione gestionale. E poi il vantaggio principale, quello economico: in quanto hardware-agnostico, l’Sds salvaguarda gli acquisti già fatti e non vincola a un unico vendor. “Il punto chiave di DataCore”, ha illustrato, “è che possiamo lavorare con tutti i principali hypervisor e anche con le macchine fisiche. L’utilizzo di storage flash permette di ottenere ancora maggiori velocità, ma non è obbligatorio. Software e hardware sono indipendenti”.

 

Teixeira ha poi citato le partnership siglate con Cisco, Emc, Fujitsu per l’integrazione del software DataCore nei rispettivi sistemi convergenti, oltre a un accordo in via di definizione con Lenovo, che riguarderà la gamma dei server System X (ereditati da Ibm). “Tutte queste aziende”, ha rimarcato Teixeira, “sono produttori di storage ma allo stesso tempo risconoscono che i server hanno grande potenziale per diventare, in combinazione con DataCore, un sistema per l'archiviazione”. E possiamo crederci, se Michael Dell ha recentemente dichiarato via Twitter che “il server Dell Power Edge sono un eccellente sistema di software defined storage”.

 

Rappresentazione dell'Adaptive Parallel I/O (a destra)

 

Un mercato in espansione, anche in Italia

Secondo uno studio della stessa DataCore, giunto alla quinta edizione e condotto su 477 professioni It, il 63% delle aziende quest’anno ha pianificato investimenti importanti nella virtualizzazione dello storage e nell’Sds, mentre l’81% ha fatto spese in tecnologie Sds da incorporare in sistemi San, virtual San o converged storage.

 

DataCore conta attualmente 25mila deployment di clienti che hanno scelto la sua tecnologia, diecimila dei quali sono già passati all’ultima (decima) generazione di San Symphony -V. Nella sola Italia annovera centinaia di clienti fra cui Conad, Vodafone, Malpensa Aeroporti, Bindi, Mila, il Comune di Bologna, A22 (Autostrada del Brennero), Stroili Oro e il Ministero dell’Economia e delle Finanze.

 

Tag: storage, virtualizzazione, software defined, datacore

STORAGE

  • Con FlashBlade//E, Pure Storage si occupa dei dati non strutturati
  • DataCore ancor più forte nello storage a oggetti con Object Matrix
  • Miglioramenti al programma e nuovi partner per Infinidat
  • Sistemi hardware per il cloud, spesa in crescita del 25%
  • L'efficienza della sanità passa anche dallo storage

FOCUS

  • Threat intelligence, per Mandiant è alla base della prevenzione
  • Future of work week: Cisco ripensa i luoghi e i modi per lavorare
  • Check Point riporta in auge il concetto di prevenzione
  • BBBell, da operatore Internet a fornitore di servizi cloud
  • Il campus di Elmec cresce abbinando tecnologia e sostenibilità
Seguici:
IctBroadcast

Tweets by ictBusinessIT

Top news
  • Più lette
  • Ultime pubblicate
La sicurezza rafforzata dall’AI ispira gli sviluppi di Dynatrace
Trasformazione digitale in azienda, scontento un dipendente su tre
Nel cloud di Infobip i dati possono restare in Europa
Sd-Wan e 5G tengono banco negli sviluppi di VMware
Automazione intelligente per le telco grazie a Juniper e Ibm
Microsoft, novità di Azure per gli operatori di telecomunicazione
Una nuova intranet fa “viaggiare” Autostrade per l’Italia
Transizione energetica, il gap tra buone intenzioni e fatti
Trend Micro sceglie Salvatore Marcis per la guida del canale
Microsoft lancia in Dynamics un “copilota” di intelligenza artificiale
Gli errori di configurazione del cloud sono quasi ubiqui
Peter Herweck Ceo di Schneider Electric, Caspar Herzberg guida Aveva
PA, utilities e servizi finanziari volano per Oracle in Italia
Con Avm Fritz!Box 5690 Pro fibra ottica e DSL in un solo dispositivo
Boom di attacchi gravi in Italia, il pericolo anche nella banalità
Donne e tecnologia, a che punto siamo con il gender gap?
Aziende lente, solo il 10% risponde alle cyber minacce entro un’ora
La cyber estorsione inizia a fare a meno anche del ransomware
Nuova struttura a tre livelli per il programma partner di Rubrik
Google s’impegna in Italia contro cybercrimine e disinformazione
Skillskan, un motore per “sposare” domanda e offerta di lavoro
Una piattaforma gestita per cloud ibrido con Red Hat e Aruba
Cohesity sceglie Kit Beall come chief revenue officer
Microsoft Teams diventa più veloce, flessibile, facile e smart
Cybersicurezza, per un vendor come Eset è una maratona
Addio Gordon Moore, da Intel alla legge pilastro dell’informatica
Scansioni malware più “leggere” con Intel e Acronis
Plink nella cybersicurezza con servizi di monitoraggio e risposta
Data analytics, Piwik Pro cresce e nomina un nuovo Ceo
Videosorveglianza con AI per le Olimpiadi di Parigi del 2024
Chi siamo
Contatti
Privacy
Informativa Cookie
News
Focus
Eccellenze.it
Strategie di canale
The Innovation Group
Technopolis
indigo logo tig logo
© 2023 The Innovation Group, via Palermo 5, 20121 Milano | P.IVA 06750900968