26/04/2022 di Redazione

Elon Musk compra Twitter, con la benedizione di Jack Dorsey

Il fondatore ha definito l’amico miliardario come “la soluzione di cui mi fido” per assicurare alla piattaforma un futuro all’insegna della libertà di pensiero.

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Elon Musk ha comprato Twitter, ottenendo anche la benedizione di Jack Dorsey. Il miliardario patron di Tesla e di Space X alla fine ce l’ha fatta, e nonostante i malumori del consiglio di amministrazione ha comprato la piattaforma social dei “cinguettii” per 44 miliardi di dollari, cioè la cifra inizialmente proposta. Una cifra che non dovrebbe rappresentare un problema per l’uomo più ricco al mondo.

La chiusura dell’accordo è attesa entro la fine di quest’anno. In seguito all’acquisizione, Twitter sarà ritirata da Wall Street per diventare una società privata, controllata dal miliardario. La libertà di parola è il substrato alla base di una democrazia che funziona”, ha dichiarato Musk, “e Twitter è la piazza digitale cittadina dove si dibatte su questioni vitali per il futuro dell’umanità”.

In molti nutrono timori di una trasformazione di Twitter nella direzione opposta a quella intrapresa negli ultimi anni: Musk, che si è autodefinito come un “assolutista della libertà di parola”, potrebbe far cadere molte delle barriere che finora hanno limitato la circolazione di disinformazione e di opinioni radicali. Donald Trump, immaginiamo, sta già aspettando di poter tornare a twittare dopo oltre un anno dalla chiusura del suo account ufficiale.


Musk ha invece ottenuto la piena benedizione di Jack Dorsey, cofondatore e anima di Twitter per molti anni, fino all’abbandono del ruolo di amministratore delegato a fine 2021. Ma soprattutto amico personale di Musk. Nel commentare, ovviamente con in tweet, la notizia dell’acquisizione, Dorsey ha scritto: “In linea di principio, non credo che nessuno dovrebbe possedere o gestire Twitter. Dovrebbe essere un bene pubblico a livello di protocollo, non un’azienda. Come risposta al problema del suo essere azienda, tuttavia, Elon è la singola soluzione di cui mi fido. Mi fido della sua missione di estendere la luce della coscienza”.  A parte i toni misticheggianti, agli inserzionisti pubblicitari di Twitter interesserà forse di più la strategia che il nuovo proprietario porterà avanti per far crescere l’utenza, e dunque le possibilità di monetizzazione.

 

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