Facebook at Work, il social blu vuol rubare la scrivania a Yammer
Secondo alcune indiscrezioni raccolte dalla stampa americana, l’azienda di Zuckerberg sarebbe pronta a lanciare il suo servizio di social networking per ambienti lavorativi, dopo oltre un anno di sperimentazione. Sarà una valida alternativa alla piattaforma di Microsoft?
Pubblicato il 28 settembre 2016 da Redazione

Facebook non è soltanto un mezzo di distrazione di massa, ma anche un portentoso strumento di business. Nel campo della comunicazione, del marketing e dell’advertising questo è chiaro da tempo, ma presto con Facebook at Work potremo conoscere una nuova declinazione delle dinamiche 2.0 prestate al mondo del lavoro. La piattaforma di social networking in versione “professionale”, pensata per far comunicare e collaborare i gruppi di colleghi e collaboratori, dopo oltre un anno di sperimentazione parrebbe pronta al debutto commerciale. Così si evince da alcune indiscrezioni riportate dalla testata californiana The Information e poi confermate, in forma confidenziale, a TechCrunch.
A detta di quest’ultima, la società di Mark Zuckerberg annuncerà anche alcune integrazioni o collaborazioni con alcuni fornitori di servizi cloud per la produttività sul lavoro, come Asana. Dettagli a parte su modalità e partnership, la logica di fondo è chiara, e anzi stupisce che Facebook ci sia arrivata solo ora: entrare nel mercato delle piattaforme social per le aziende, mercato in cui Microsoft vanta una posizione solida con il suo Yammer. Senza dimenticare LinkedIn, che pure è un prodotto molto diverso, per il quale però potrebbero prospettarsi alcune sinergie a seguito della già annunciata acquisizione.
Il debutto di Facebook at Work è dunque atteso per il mese di ottobre, quando sarà svelato anche il costo del nuovo servizio finora testato da oltre 400 partecipanti al programma beta. Fra questi, anche dipendenti di Heineken, della Royal Bank of Scotland, dei norvegesi Dnb Bank e Telenor (operatore di telecomunicazioni). Sebbene le tariffe non si conoscano, ci si può fare un’idea sulla base di quelle della concorrenza: l’abbonamento a Microsoft Yammer varia da 3 a 24 dollari al mese, quello a Salesforce Chatter è di 15 dollari, mentre Convo ne costa nove e Slack va dall’edizione gratuita di base a quella premium da 12,50 dollari mensili. Ciò che si sa, invece, è che Facebook proporrà un modello di licenza su base utente, ovvero ciascuna azienda dovrà calcolare una spesa proporzionale al numero di postazioni.
Il nuovo servizio nato a Menlo Park permette di restare aggiornati su eventi, notizie e temi di discussioni attraverso i post dei colleghi pubblicati sul “Work Feed”; permette di creare pagine di Gruppi e di dialogare in privato tramite Messenger, sia chattando sia tramite chiamate voce e video. Andando così a intaccare il territorio di Skype. Le premesse per il successo ci sono tutte, ma non vanno dimenticati alcuni dei punti di forza dell’offerta di Microsoft: il già citato Skype, ma anche l’integrazione di Yammer con Office 365.
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