19/04/2017 di Redazione

Facebook rende social anche la realtà virtuale

Nel keynote di apertura della conferenza F8, Mark Zuckerberg ha mostrato le novità della piattaforma. Tanto spazio soprattutto alle nuove esperienze ottenibili dalla fotocamera, alla Vr e alla realtà aumentata, oltre alle funzionalità di Messenger e dei c

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La conferenza F8 di Facebook dedicata agli sviluppatori compie dieci anni e Mark Zuckerberg si prende lo spazio da protagonista: nella prima giornata il fondatore del più popolato social network del mondo ha anticipato le prossime novità della piattaforma, che si baseranno soprattutto sulle esperienze ricavabili dalla fotocamera degli smartphone e dai visori di realtà virtuale e aumentata. Davanti a circa quattromila sviluppatori, Zuckerberg ha presentato innanzitutto Camera Effects Platform, una suite di strumenti i cui due principali componenti si chiamano Frames Studio e Ar Studio. Il primo è un editor creativo per aggiungere cornici alle foto e ai video, tramite l’applicazione Camera presentata a febbraio. Come suggerisce il nome, Ar Studio consente di creare effetti animati in tempo reale sfruttando la realtà aumentata, sovrapponendo quindi un ulteriore strato di grafica a quanto saremo in grado di vedere sul display.

Il merito è della nuova tecnologia simultaneous localization and mapping, in sigla Slam, che fra le altre cose abilita al gioco in realtà aumentata posizionando una griglia 3D su un tavolo e trasformandolo in una superficie con cui interagire. Ovviamente, le funzioni dei due strumenti saranno utilizzabili già all’interno di Facebook e delle sue app native, a seconda di quello che gli sviluppatori riusciranno a creare.

Rimanendo in ambito realtà virtuale, è il turno di Spaces: già descritto come un “Second Life 2.0”, è un progetto di Vr sociale con cui gli utenti possono trasformare se stessi in avatar fatti di pixel e interagire con gli amici. Si tratta di una nuova applicazione in beta già disponibile per i visori Oculus, acquistati da Facebook nel 2014 per due miliardi di dollari, che permette anche di fare videochiamate utilizzando come sfondo ambienti immersivi a 360 gradi.

 

 

Si parte scattandosi un selfie, che verrà poi “cartoonizzato” dal software con la possibilità di personalizzare i dettagli: occhi, capelli, accessori e così via. Spaces consente di rivivere i momenti salienti del passato, prelevando le informazioni condivise sulla bacheca di Facebook dagli utenti. Con l’applicazione si possono creare delle cerchie di amici, rivedere foto, disegnare oggetti e fare telefonate.

C’è insomma tutto l’occorrente per creare da zero il proprio mondo virtuale. Non a caso il capo del team di Social Vr dell’azienda di Menlo Park è Rachel Rubin Franklin, già produttore esecutivo del videogioco The Sims 4. Per capire le reali potenzialità di Spaces sarà però necessario aspettare un bel po’, per vedere quale presa avrà il prodotto sulla gente.

Passando a Messenger, che ha da poco festeggiato 1,2 miliardi di iscritti, il focus è tutto sull’intelligenza artificiale e sui chatbot. Spazio quindi a M, il nuovo assistente smart dell’applicazione, che monitorerà le conversazioni per offrire alla bisogna consigli, servizi e scorciatoie utili, oltre a ordinare la cena su delivery.com. Messenger si arricchisce anche di una nuova scheda Discover per scovare e attivare i bot senza perdere d’occhio la chat.

In ottica business, l’applicazione integrerà nuove estensioni per consentire agli utenti di parlare in contemporanea con la stessa azienda, all’occorrenza sempre tramite bot; metterà a disposizione le risposte intelligenti per soddisfare più velocemente le richieste frequenti poste dalle persone e avrà anche un nuovo Hand-over Protocol, che aiuterà le imprese a lavorare in team con gli sviluppatori per creare nuove esperienze sull’app.

 

 

Ma non è finita qui. Partendo dal fatto che oggi circa l’80 per cento degli sviluppatori che progetta applicazioni per Facebook non risiede negli Usa, il colosso californiano aveva lanciato circa un anno fa un programma chiamato Developer Circles, per aiutare i programmatori d’oltreoceano (magari sfavoriti dal punto di vista dell’accesso a risorse e documentazione) con workshop, meetup e sessioni collettive di hackaton. Durante il primo keynote di F8, Facebook ha sottolineato come Circles sia cresciuto, con nuovi forum e nuovi leader locali che coordinano eventi online e offline.

Infine, l’azienda ha messo a disposizione tramite Places Graph libero accesso a dati e informazioni di circa 140 milioni di località di tutto il mondo: ristoranti, negozi, luoghi turistici, parchi nazionali e molto altro. È lo stesso database che alimenta Facebook, Instagram e Messenger e contiene nomi, indirizzi, foto e valutazioni dei consumatori. L’integrazione di Places Graph con l’Sdk del social network permetterà agli sviluppatori di aggiungere liberamente i dati alle proprie applicazioni.

 

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