13/05/2020 di Redazione

Facebook risarcirà i moderatori affetti da stress post traumatico

La società ha accettato di pagare 52 milioni di dollari agli attuali ed ex moderatori con problemi di salute mentale sviluppati sul posto di lavoro. Partendo da un minimo di mille dollari per ognuno.

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Facebook riconosce l’importanza che ha la moderazione dei contenuti e, di conseguenza, anche di chi se ne occupa a costo della propria salute mentale. Infatti, secondo quanto riportato da The Verge, la società, a seguito di una transazione preliminare depositata venerdì presso la corte superiore di San Mateo, ha accettato di pagare 52 milioni di dollari di risarcimento agli attuali ed ex moderatori americani che abbiamo problemi di salute mentale causati dal proprio lavoro.

L’operazione riguarda oltre 11mila moderatori e gli avvocati ritengono che almeno la metà di questi possa avere diritto a un compenso aggiuntivo. Ognuno riceverà un minimo di mille dollari, che salirà a 1.500 dollari se riscontrato un problema di salute mentale e, nel caso di diagnosi multiple - per esempio, Post Traumatic Stress Disorder (PTSD) e depressione - potrebbero avere diritto a un risarcimento fino a 6.000 dollari .

Nell'accordo, Facebook accetta anche di modificare alcuni strumenti per la moderazione dei contenuti, in modo da ridurre l'impatto della visualizzazione di immagini e video “dannosi”. Tra questi, l'audio disattivato di default e il cambiamento dei video da colori in bianco e nero. Entro la fine di quest'anno le modifiche saranno disponibili per l'80 per cento dei moderatori ed entro il 2021 per tutti quanti.

Inoltre i moderatori che visualizzano quotidianamente contenuti grafici “destabilizzanti” avranno accesso a sessioni settimanali di coaching individuali con un professionista che si occupa di salute mentale. I lavoratori che soffrono di disturbi mentali hanno diritto a un consulente autorizzato e per tutti i moderatori saranno disponibili sessioni di terapia di gruppo mensili.

Tutto è nato da un’indagine di The Verge, dalla quale è emerso che i moderatori assunti tramite Cognizant, un gigante del lavoro in outosourcing, stavano lavorando a Phoenix e Tampa in condizioni “disastrose”. Molti di questi hanno dichiarato al sito che era stata loro diagnosticato il PTSD. Più tardi nel corso del 2019, Cognizant ha annunciato che avrebbe abbandonato il business legato all’attività di moderazione dei contenuti per Facebook e chiuso i suoi siti all'inizio di quest'anno.

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