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GitHub passa nelle mani di Microsoft, l'open source resterà libero?

La società di Redmond spenderà 7,5 miliardi di dollari per acquistare il servizio usato da 28 milioni di sviluppatori. La filosofia “aperta” ai diversi sistemi operativi non verrà alterata, stando alle promesse del compratore.

Pubblicato il 05 giugno 2018 da Redazione

Microsoft entra nel territorio dell'open source con tutti e due i piedi, e con una spesa da 7,5 miliardi di dollari: il colosso di Redmond acquisirà GitHub, la Mecca degli sviluppatori, che qui trovano risorse e possibilità di confronto. Nato nel 2008, tecnicamente è un servizio di hosting che nel tempo si è arricchito al punto di diventare il più grande luogo di incontro virtuale e, insieme, il più grande “marketplace”, gratuito però, di codice software. Oggi lo consultano, più o meno regolarmente, 28 milioni di developer.

Inutile ricordare come negli ultimi anni l'approccio open source si sia trasformato da alternativa e risorsa anche per i grandi nomi del software e dei servizi, quali Microsoft e Amazon, oltre che per gli 1,8 milioni di aziende che ne fanno uso in qualità di fornitori o clienti. I tempi in cui Office e Windows erano un mondo chiuso sembrano ormai lontanissimi e la nuova, annunciata, acquisizione si inserisce perfettamente nell'era di Satya Nadella, in una società più aperta e più “orizzontale” rispetto a quella delle origini. Nelle parole del Ceo, Microsoft è una società “ developer-first”, in cui cioè gli sviluppatori sono il primo punto di forza.

“Unendo le forze con GitHub”, scrive Nadella, “rafforziamo il nostro impegno verso la libertà, l'apertura e l'innovazione”. La casa madre di Windows ha promesso che la filosofia di GitHub non verrà lterata e che gli sviluppatori potranno continuare a usare nei propri progetti i linguaggi di programmazione, gli strumenti e i sistemi operativi loro graditi; potranno ancora, inoltre, creare soluzioni funzionanti su qualsiasi sistema operativo, piattaforma cloud e dispositivo.

 

 

“GitHub conserverà la propria etica developer-first e opererà indipendentemente, per fornire una piattaforma aperta a tutti gli sviluppatori in tutti i settori di mercato”, si legge in una nota stampa. Le dichiarazioni formali non hanno però convinto i collaboratori di GitHub, che su Twitter hanno espresso preoccupazioni sul fatto che il nuovo proprietario possa intaccare la libertà d'azione esercitata finora.

È presto per fare previsioni, ma possiamo già segnalare un passaggio di poltrone: l'attuale amministratore delegato di GitHub, Chris Wanstrath, diventerà un “technical fellow” di Microsoft, alle dipendenze dell'executive vice president Scott Guthrie, e lavorerà su “iniziative software strategiche”; il suo posto verrà occupato da Nat Friedman, corporate vice president di Microsoft è già fondatore della software house Xamarin. La chiusura della transazione è attesa entro la fine dell'anno.

 


 

Tag: microsoft, acquisizione, acquisizioni, strategie, open source, mercati esteri, github

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