30/06/2022 di Redazione

Gli analisti ci ripensano: gli smartphone caleranno più del previsto

Gartner e Idc hanno rivisto al ribasso le rispettive previsioni sulle vendite di smartphone nel 2022, tra guerra, inflazione, ritardi di supply chain e nuovi lockdown.

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Gli analisti di ripensano: le vendite di smartphone quest’anno scenderanno più del previsto. La contrazione attesa da Gartner per quest’anno sarà del 7,1% a volume e non del 2,2%, come in precedenza stimato dagli analisti. I motivi sono facilmente intuibili: innanzitutto la guerra di Ucraina, con i suoi impatti sul calo della domanda e sulla crescita dei prezzi lungo la supply chain, e poi il prolungarsi dei lockdown in Cina.

E anche fuori dai territori colpiti dalla guerra e dalle restrizioni della pandemia, lo scenario non è certo roseo. L’elevata inflazione e i timori di una recessione globale stanno scoraggiando i consumatori di mezzo mondo a rimandare eventuali acquisti di nuovi telefoni, un bene che in questo momento non rappresenta una priorità. Dunque per il 2022 Gartner si aspetta ora un volume globale di 1,46 miliardi di smartphone messi in distribuzione, anziché gli 1,6 miliardi in precedenza stimati.

Ciò che questi dati raccontano, in sintesi, è che per i dispositivi mobili il ciclo di vita si è allungato, ha spiegato a Reuters Ranjit Atwal, senior director analyst di Gartner. “Per ogni tre mesi di utilizzo ulteriore dei vecchi telefoni da parte degli utenti, si perdono circa 150 milioni di unità”, ha detto Atwal, motivando lo scarto tra la prima e la seconda previsione di mercato.

Più ottimista, ma anch’essa costretta a rivedere al ribasso le iniziali previsioni, è l’altra grande società di ricerca e analisi. Idc stima ora, nel suo ultimo report trimestrale, una contrazione del 3,5% nel numero degli smartphone commercializzati, anziché la crescita dell’1,6% immaginata in precedenza. I volumi dovrebbero attestarsi intorno a 1,31 miliardi di unità, cifra leggermente inferiore a quella ipotizzata da Gartner.

 

 

Idc concorda anche nell’analisi delle dinamiche di causa/effetto sottostanti. "L’industria degli smartphone”,  ha commentato Nabila Popal, direttrice della ricerca del “Worldwide Mobility and Consumer Device Trackers” di Idc, “sta affrontando venti contrari sempre più forti su molti fronti: l’indebolimento della domanda, l’inflazione, le prolungate tensioni geopolitiche e le difficoltà di supply chain in corso. Tuttavia l’impatto dei lockdown in Cina, per i quali non c’è un chiaro termine temporale, sono ben maggiori”.

I lockdown, ha spiegato l’analista, hanno colpito la domanda nel mercato tecnologico più importante al mondo, cioè la Cina, e allo stesso tempo hanno peggiorato il collo di bottiglia rappresentato dal rallentamento della produzione di componenti. Di conseguenza molti Oem, tra cui anche Samsung ed Apple, hanno ridotto gli ordini ai fornitori. Idc ci lascia con uno spiraglio di luce: a meno di ulteriori imprevisti, nel 2023 il mercato degli smartphone dovrebbe tornare a crescere, con un incremento di vendite pari al 5%.

 

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