16/10/2017 di Redazione

Gli hard disk si gonfiano fino a 40 TB con il Mamr

Microwave assisted magnetic recording: è questo il nome della nuova tecnologia su cui sta puntando Western Digital per ampliare a dismisura le capacità degli Hdd entro il 2025.

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Scordatevi gli hard disk da 14 TB, ormai sdoganati da Western Digital, perché un nuovo avanzamento tecnologico consentirà di arrivare entro il 2025a 40 TB di spazio disponibile. La novità è stata presentata dalla stessa Wd, che ha introdotto il microwave assisted magnetic recording (Mamr). Sviluppato per essere la sostituta delle attuali soluzioni perpendicular magnetic recording (Pmr) e shingled magnetic recording (Smr), il Mamr è stato partorito una decina di anni fa dalla mente del professor Jimmy Zhu, docente della Carnegie Mellon University. Alla base della novità si trova uno spin torque oscillator, un componente in grado di generare un campo a microonde per aumentare sensibilmente la capacità di scrittura dei dati sul supporto fisico. Sfruttando la risonanza, l’oscillatore può aumentare l’efficacia del campo di scrittura anche di quattro volte. Con consumi nettamente inferiori.

Secondo Wd si potranno superare tranquillamente i 4 terabit per pollice quadrato, contro gli attuali 1,1 e 1,4 terabit per pollice quadrato delle tecnologie Pmr ed Smr. L’obiettivo di Western Digital è consegnare i primi sample di hard disk da 3,5 pollici con Helioseal a clienti selezionati già nel 2018, per poi continuare a rifinire il processo e arrivare così ai 40 TB vaticinati nel 2025. Fra due anni i primi modelli saranno già disponibili per le realtà che operano data center.

La Mamr è stata presa in considerazione da Western Digital dopo che il centro di ricerca e sviluppo dell’azienda ha deciso di scartare un’altra tecnologia di scrittura, nota come heat assisted magnetic recording (Hamr). Destinata per diverso tempo a rimpiazzare Pmr ed Smr, l’Hamr permetteva di scaldare il piatto tramite un laser durante la registrazione del dato. Ma, a conti fatti, questo processo presentava difficoltà tecniche troppo grandi e avrebbe comportato un rilevante aumento del prezzo dei prodotti finiti. Da qui la scelta di passare al Mamr.

 

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