15/04/2020 di Redazione

Google all'opera su un chip proprietario per Pixel e Chromebook

La nuova Cpu, battezzata Whitechapel, sarebbe realizzato insieme a Samsung e dovrebbe debuttare l’anno prossimo. Intanto la società spinge sulle Progressive Web App e riduce temporaneamente la risoluzione di alcuni dispositivi Nest.

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Chip realizzati in proprio, app Android sostituite con web app e risoluzione delle videocamere di sicurezza ridotte temporaneamente in occasione della pandemia. Sono queste le novità che bollono in pentola in casa Google. Da settimane si rincorrevano le voci, ma ora l’indiscrezione sembra confermata: Google starebbe lavorando per sviluppare in casa i chip da utilizzare nei suoi smartphone Pixel e nei portatili Chromebook.

 

L’obiettivo della società è quello di aumentare la sua competitività nei confronti di aziende come Apple, che da sempre realizzano direttamente i “cuori” intorno a cui vengono realizzati i dispositivi mobili. Secondo quanto rivelato dal sito Axios, il nuovo processore verrà prodotto in collaborazione con Samsung, la cui tecnologia da cinque nanometri costituisce oggi lo stato dell’arte. Al momento la società avrebbe già ricevuto il primo esemplare di pre-produzione per i test. Il nome in codice del prodotto sarebbe Whitechapel.

 

Il nuovo processore dovrebbe integrare hardware ottimizzato per le tecnologie di machine learning e avere una parte dedicata alle funzionalità “always on” necessarie per l’utilizzo di Assistente di Google. Secondo le indiscrezioni, il processore ARM a 8-core potrebbe debuttare sugli smartphone Pixel dal prossimo anno, per poi - con tempi più lunghi - arrivare anche sui Chromebook.

 

Intanto la società sta lavorando anche sul fronte software. Sui suoi portatili sono infatti comparse le prime Progressive Web Apps (Pwa), che sostituiscono le più conosciute app Android: Twitter e YouTube. L’utilizzo delle Pwa dovrebbe garantire maggiore velocità, un consumo di risorse più contenuto e minori consumi elettrici. La versione web è diventata anche quella disponibile di default sul Play Store.

 

Infine, nei prossimi giorni le videocamere di sicurezza Nest vedranno temporaneamente ridotta la loro risoluzione, nel tentativo di diminuire l’occupazione di banda in questo periodo di stress per le reti. La risoluzione verrà reimpostata da Google, ma gli utenti potranno manualmente modificarla in caso di necessità. La risoluzione verrà ridotta anche per gli slideshow sui display smart di Nest e sui dispositivi di streaming Chromecast.

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