Dopo aver “mandato in pensione” parte delle capacità di ragionamento e lo sforzo mentale richiesto per ricercare un’informazione, Google adesso pensa a sostituirsi alla nostra memoria. Questa, almeno, è l’interpretazione da apocalittici che potrebbe essere data all’ultima trovata di Big G: Your Timeline, una funzione – che sarà inizialmente introdotta sulle sue Maps, con un roll out già partito – in grado di ricostruire gli spostamenti che l’utente ha fatto in passato e molti altri eventi da lui vissuti. Creando mappe personalizzate in base all'esperienza e sopperendo, all’occorrenza, ai ricordi cancellati dal tempo.
Per poter realizzare tutto questo serve la tecnologia, di cui Google ha appena ottenuto il brevetto (la richiesta era stata depositata nel 2011), ma serviranno anche i contenuti. Per costruire il suo archivio multimediale, da affidare poi alla Timeline, l’utente potrà sfruttare i – discussi e ancora mai decollati – Google Glass, registrando e mettendo in forma digitale momenti, ore o anche intere giornate della propria vita. Sarà sufficiente premere un tasto per avviare la registrazione attraverso la videocamera integrata sugli occhiali, per poi interromperla a proprio piacimento.
Chiaramente, la Timeline non porterà in automatico le capacità di memoria del cervello umano a impigrirsi, ma se pensiamo ad alcune delle innovazioni firmate Google (dal motore di ricerca alle mappe) è verosimile che questo strumento possa modificare progressivamente l’interazione fra modelli di pensiero e tecnologie. Anche senza pensare a vere rivoluzioni antropologiche, l’invenzione di Google potrà certo tornare utile in ambiti professionali specifici, e non solo per memorizzare le esperienze di una vacanza o di un concerto che non vogliamo dimenticare.

Uno degli scenari ipotizzati è quello degli addetti alla sorveglianza o alla sicurezza di luoghi come gli aeroporti, che potrebbero registrare il flusso di persone e utilizzare poi le immagini per future necessità di indagine. Per adesso, in ogni caso, il progetto Timeline nel concreto riguarda la funzione di cronologia degli spostamenti che sarà aggiunta a Google Maps e che si baserà sui dati di geolocalizzazione raccolti o dall’applicazione stessa, o dai terminali Android.
Il prossimo passo sarà l’estensione della Timeline ad altri servizi, come Google Now e Foto. Con i Google Glass si potrà poi, eventualmente, arricchire le informazioni sugli spostamenti con le immagini viste e registrate dagli occhi dell’utente stesso. Per ripescare dal proprio passato le informazioni che ci servono sarà sufficiente interrogare la Timeline con domande come “Quali quadri ho visto durante l’ultima vacanza a Parigi?”, oppure “Quanti libri ho letto nel mese di maggio?” o “Quali canzoni ho ascoltato alla festa di ieri sera?”. Ma la vera domanda, il quesito di fondo da porsi è un altro: i nostri ricordi saranno al sicuro? Google promette di sì: le informazioni raccolte, assicura Big G, una volta opportunamente taggate andranno ad accumularsi in uno spazio privato nel cloud e resteranno visibili al solo diretto interessato.