30/11/2015 di Redazione

Google Glass, nuovo brevetto per la versione “monocolo”

Big G ha depositato un documento presso l’Us Patent and Trademark Office con cui ha registrato il progetto di un singolo visore con fascia elastica, descritto genericamente come “dispositivo indossabile con strutture di input e output”. Sarà questo il dev

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Se son rose fioriranno. Google sembra avere preso sul serio questo proverbio e, malgrado il fallimento dei Glass per la realtà aumentata, continua a lavorare duramente su progetti analoghi curandosi al momento molto poco dei risultati. Come svelato già qualche settimana fa, il colosso di Mountain View avrebbe in cantiere almeno tre prototipi di indossabili che, partendo dall’esperienza degli occhiali, possano concretizzarsi in un prodotto facilmente utilizzabile e in grado di sfondare sul mercato. L’ultima notizia che proviene dal misterioso mondo di Project Aura, il team di sviluppo interno a Big G che si occupa di questi gadget tecnologici, riguarda un nuovo brevetto depositato da Google presso l’Us Patent and Trademark Office. Un dispositivo che ricorda più un monocolo che un paio di occhiali, caratterizzato da una fascia flessibile che ne garantisce il fissaggio alla testa e con un piccolo visore posizionabile sopra l’occhio dell’utente.

Il nome del documento depositato riporta la dicitura generica “Wearable device with input and output structures” e il file contiene qualche informazione aggiuntiva e una serie di disegni e illustrazioni a corredo del prototipo. Grazie a un prisma riflettente, sembra che questi “Glass 2.0” possano addirittura proiettare le immagini davanti all’altro occhio. Ma, è doveroso sottolinearlo, non è assolutamente detto che i contenuti del brevetto si trasformino poi in realtà.

Anzi, potrebbe essere vero anche il contrario (come sottolinea ad esempio il sito 9to5Google), con Big G intenzionata semplicemente a mettere le mani avanti e a registrare progetti e idee utili poi per lo sviluppo del vero dispositivo indossabile. Quindi, per avere tra le mani un oggetto concreto e realmente funzionante si dovrà aspettare ancora un po’. Sempre che questo accada.

 

 

La prima generazione dei Google Glass fu rilasciata in versione developer nel 2013, ma al clamore mediatico suscitato dai device non si accompagnò un successo di critica. A gennaio 2015 l’annuncio: stop alle vendite e alla commercializzazione in qualsiasi forma dei Glass, con l’obiettivo di rivedere completamente il progetto. Mossa che ha poi portato la scorsa estate alla nascita ufficiale della divisione Project Aura, guidata dall’ex Apple Tony Fadell. Riuscirà il guru dell’iPod a far fiorire davvero le rose di Mountain View?

 

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