01/04/2022 di Redazione

Google Workspace, carico di novità per Meet, Chat e Voice

Dalle emoji allo streaming su YouTube, dai sondaggi “live” alle funzioni di ricerca interne a Spaces: la piattaforma di Ucc di Google si rinnova

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Novità in arrivo per Google Workspace, la piattaforma Ucc per la collaborazione a distanza proposta dall’azienda di Mountain View. Gli aggiornamenti coinvolgono le applicazioni Google Meet, Chat e Voice e promettono di rendere più coinvolgente, più produttiva e anche più divertente l’esperienza di lavoro a distanza. Le nuove funzionalità “possono aiutare i team di ogni dimensione a essere più connessi tra loro e più coinvolti, sia che lavorino da casa sia in un ufficio o in qualsiasi situazione intermedia”, si legge in un blog post a firma di Dave Citron, director of product management, Google Meet and Voice, e di Drew Rowny, product lead, Gmail and Google Chat. 

 

Per quanto riguarda Google Meet, l’applicazione per le videoconferenze interattive, debutteranno nelle prossime settimane numerose piccole novità, tese a migliorare l’usabilità ma anche a dare nuovi strumenti di comunicazione più o meno seriosi. Sul fronte ludico, nel corso di questo mese saranno introdotte le reazioni in-meeting, ovvero i partecipanti potranno esprimersi visivamente con le emoji. Più utile alla produttività è l’integrazione fra Meet e Docs, Sheets e Slides: sarà possibile portare i partecipanti alle videoconferenze direttamente dentro queste applicazioni, avviando delle sessioni di lavoro collaborativo a distanza.

 

Se si accede a Meet tramite Chrome, inoltre, presto sarà possibile utilizzare una funzione picture-in-picture che permetterà di vedere in un riquadro i partecipanti collegati a una riunione, mentre nel frattempo si lavora su altre applicazioni. Una possibilità utile per il multitasking o per i relatori che sfogliano una presentazione durante il collegamento. Altrettanto preziosa, in molte occasioni, è la capacità di cancellazione automatica del rumore sull’hardware sul quale Meet è in esecuzione.

 

 

La modalità picture-in-picture; nella foto in alto, le reazioni in-meeting

 

Google ha anche annunciato aggiornamenti della modalità Companion, quella che consente di lanciare Meet in uno schermo secondario: sarà possibile visualizzare la propria finestra video mentre si usa questa modalità. In questo modo chi partecipa a una videoconferenza da uno spazio fisico, per esempio dalla sala riunioni aziendale, potrà avere la stessa user experience di chi è collegato da remoto. Altre novità in fase di lancio sono una funzione di domanda e risposta e di sondaggi per i partecipanti alla videoconferenza, la possibilità di trasmettere le riunioni in streaming attraverso YouTube (gli organizzatori delle riunioni potranno farlo direttamente dalla  scheda delle attività di Meet) e, ancora la crittografia lato client (sarà introdotta come opzione da maggio) ed end-to-end (anch’essa opzionale, arriverà in un secondo momento).

 

Altri aggiornamenti coinvolgono l’applicazione Google Chat all’interno dell’ambiente di collaborazione integrato Spaces. Una funzione molto richiesta, a detta di Google, sta per debuttare: l’in-line threading. Gli utenti potranno rispondere a commenti specifici o creare conversazioni parallele, all’interno di uno spazio navigabile in cui ciascuno può trovare discussioni e informazioni contestualizzate. Verrà, inoltre, creata una nuova visualizzazione a flusso, simile alla condivisione di documenti, per facilitare la creazione o la ricerca di  community all'interno delle organizzazioni. 

 

Sarà più facile trovare conversazioni all'interno di Chat e Spaces per far emergere i file e le conversazioni più rilevanti e più avanti (nel corso dell'anno) sarà possibile fare ricerche con filtro all’interno delle chat. Google pensa, poi, alle grandi aziende preparandosi a incrementare il limite massimo di utenti dei team: sarà portato a 8.000, inizialmente, e poi a 25.000 nel corso dell’anno. Infine, in Spaces verranno aggiunte nuove funzioni per la moderazione dei contenuti.

 

Altre novità coinvolgono l’applicazione di fonia Google Voice. Nel corso dell’anno sarà possibile, con la funzione Sip Link, collegare i Sip trunks di un operatore di telefonia tramite  controller di schede di sessione certificati da Audiocodes, Cisco, Oracle e  Ribbon. Inoltre nel corso di aprile debutterà una funzione di registrazione delle chiamate on demand, disponibile per gli abbonati a Google Voice Standard e Premium. E questa, a detta di Google, è una richiesta molto sentita tra le aziende che operano in settori regolamentati. 

 

 

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