16/07/2016 di Redazione

Il cannocchiale di Galileo torna a “vivere” su un cellulare spagnolo

Il sistema globale di navigazione satellitare voluto dall’Unione Europea come alternativa al Gps statunitense diverrà operativo entro la fine dell’anno. Il primo smartphone a integrare la tecnologia sarà l’Aquaris X5 Plus dell’iberica Bq.

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I dati di posizionamento spaziale “europei” arriveranno a breve nelle nostre mani grazie alla Spagna. Bq, azienda produttrice di dispositivi come smartphone e tablet con sede a Las Rozas, nelle vicinanze di Madrid, ha annunciato che il proprio Aquaris X5 Plus sarà il primo cellulare europeo a integrare Galileo. Di cosa si tratta? Galileo è il sistema globale di navigazione satellitare indipendente per usi civili e militari, sviluppato su mandato dell’Unione Europea per affiancare lo storico Gps, che è controllato esclusivamente dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti. Il progetto della Ue entrerà nella fase di “initial service” entro la fine del 2016 grazie a 14 satelliti in orbita. Nel 2020 il sistema sarà poi completato con un totale di trenta satelliti.

Galileo offrirà interoperabilità con Gps e anche con Glonass, analoga tecnologia di posizionamento di proprietà però delle Forze Spaziali Russe. Uno dei punti di forza del sistema europeo è una precisione di localizzazione migliorata, che offrirà agli utenti un posizionamento più preciso e rapido. Per l’integrazione di Galileo nel proprio smartphone, Bq ha lavorato in stretta collaborazione con l’European Gnss Agency (Gsa) e con Qualcomm Technologies.

Aquaris X5 Plus, svelato a marzo di quest’anno ed evoluzione del modello Aquaris X5 del 2015, è disponibile in Italia da un paio di giorno al prezzo di 299,90 euro. Il cellulare presenta un display Full Hd da 5 pollici, processore Snapdragon 652 a otto core (fino 1 ,8 GHz) e un chip grafico Adreno 510.

 

L'Aquaris X5 Plus di Bq

 

La fotocamera posteriore è da 16 MP, con sensore Sony Imx298, f/2,0, flash dual tone, autofocus e rilevamento di fase, mentre l’obiettivo frontale presenta un sensore da 5 MP. La batteria è da 3.200 mAh e lo smartphone dispone di tecnologia near field communication (Nfc). Considerando che Galileo entrerà effettivamente in funzione solo alla fine dell’anno, e anche in maniera parziale, c’è da chiedersi però su quale sistema di navigazione satellitare farà affidamento il dispositivo di Bq per i primi mesi. Ancora sul Gps?

 

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