Il mercato digitale in Italia è solido e cresce, nonostante le difficoltà dell’economia e l’esaurimento di parte di quella spinta all’evoluzione tecnologica che si è vista tra il 2020 e il 2021 come effetto della pandemia. Secondo i calcoli di Anitec-Assinform, la spesa in prodotti, software e servizi Ict nel 2022 è cresciuta del 2,4% rispetto all’anno precedente per raggiungere un valore di 77,087 miliardi di euro. Quest’anno ci si attende un incremento del 3,1%, mentre nel 2024 il mercato digitale crescerà più dell’economia del suo complesso, con un balzo del 4,3%. L'effetto traino della pandemia, si diceva, è oramai esaurito e il +5,3% di investimenti registrato nel 2021 non è stato replicato l'anno seguente. Le nostre aziende e PA proseguono però in una trasformazione digitale organica, strutturale, e in parte sostenuta dal Pnrr.
L’anno scorso sono cresciuti in particolare gli investimenti in servizi Ict, +8,5%,arrivati a valere 14,8 miliardi di euro sui circa 77,1 miliardi complessivi, e hanno fatto da traino soprattutto i servizi di cloud computing e di cybersicurezza. Software e soluzioni Ict hanno raccolto 8,6 miliardi, crescendo del 6,2%, mentre l’hardware (“dispositivi e sistemi”, nella classificazione di Anitec-Assinform) ha registrato un calo dell’1%, segnando un’inversione di tendenza. D’altra parte la debolezza della domanda di Pc e di dispositivi mobili è evidenziata, anche a livello internazionale, da numerosi osservatori e sta proseguendo quest’anno.
Nel calcolo del mercato digitale l’associazione di Confindustria considera anche il segmento di contenuti e pubblicità digitali, che l’anno scorso sono cresciuti del 6,3% in valore, raccogliendo 14,5 miliardi di euro. Prosegue, e non stupisce, il calo dei servizi di rete di telecomunicazione, in discesa del 2,7% nel 2022.
“Gli ultimi anni”, ha commentato Marco Gay, presidente di Anitec-Assinform, “sono stati caratterizzati da eventi eccezionali e inattesi: la pandemia e lo scoppio del conflitto in Ucraina hanno portato con sé, da un lato, misure straordinarie come il Next generation EU, dall’altro l’aumento dei costi dei prodotti energetici, la crescita dell’inflazione e il rialzo dei tassi. Un contesto complesso al quale ogni giorno famiglie e imprese fanno fronte erodendo la voce investimenti nei bilanci. Nonostante ciò”, ha proseguito Gay, “il 2022 ci consegna un mercato digitale in aumento, che ha raggiunto un valore superiore a 77 miliardi di euro”.