26/01/2016 di Redazione

IoT, Sony paga 212 milioni i chip Lte di Altair

Il gigante nipponico ha acquisito l’azienda israeliana specializzata in tecnologie cellulari 4G. L’obiettivo del gruppo giapponese è lavorare ora allo sviluppo di soluzioni a basso consumo energetico per l’Internet delle cose, grazie anche alla propria co

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Sony si butta nell’Internet delle cose. Il colosso giapponese ha annunciato l’acquisizione dell’israeliana Altair, azienda specializzata nei chip Lte e nello sviluppo di tecnologie e software relativi alle reti 4G. L’accordo, del valore di 212 milioni di dollari, permetterà a Sony di acquisire conoscenze sulla realizzazione di chip noti per il loro ridotto consumo energetico. Il gruppo nipponico intende ora espandere ulteriormente questo business e unire le proprie tecnologie di rilevamento, come il Global Navigation Satellite System (Gnss), e i sensori di immagine a quanto sviluppato finora da Altair. Secondo la visione di Sony (e non solo), l’Lte svolgerà un ruolo fondamentale nell’Internet of Things, dando la possibilità agli oggetti connessi di comunicare in modo più rapido ed efficiente.

Che qualcosa bollisse in pentola era chiaro fin dallo scorso novembre, quando diverse voci di corridoio avevano riportato che, molto probabilmente, Sony e altre aziende (come Lg) stessero riflettendo sulla possibilità di portare in house lo sviluppo di processori per smartphone. Mercato già molto frequentato, ma in cui Sony potrebbe ricavarsi uno spazio grazie alla cessione di componenti agli altri Oem. L’unione di tecnologie legate ai moduli per la connettività (incamerate tramite Altair) ai chipset per cellulari rappresenterebbe quindi una conseguenza logica.

 

Fonte: Altair Semiconductor

 

Finora la maggior parte degli oggetti “smart” sfrutta connessioni via Bluetooth o antenne WiFi, due tecnologie poco impattanti dal punto di vista energetico. Ma l’Lte sta emergendo come alternativa valida, soprattutto in campo aziendale, in quanto consente il collegamento di più di un dispositivo alla volta, assicurando comunque un basso consumo energetico. Prima di Sony si sono già buttate nell’emergente mercato IoT altri colossi come Intel, Ericsson e Nokia, che insieme stanno lavorando alla tecnologia Narrowband-Lte (Nb-Lte), oppure Huawei e Vodafone per lo sviluppo del narrowband cellular IoT.

 

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