09/11/2020 di Redazione

Le connessioni di IoT industriale raddoppieranno in cinque anni

Uno studio di Juniper Research stima che il numero di connessioni di Industrial Internet of Things crescerà dai 17,7 miliardi attuali a 36,8 miliardi nel 2025.

Una tecnologia destinata al raddoppio in cinque anni: le connessioni di Internet of Things industriale, o Industrial IoT (IIoT) cresceranno in un lustro del 107%, passando dai 17,7 miliardi conteggiabili quest’anno ai 36,8 miliardi stimati per il 2025. La previsione è opera di un nuovo studio di Juniper Research (titolato “Industrial IoT: Future Market Outlook, Technology Analysis & Key Players 2020-2025”), che specifica anche come sul totale del 20205 circa 22 miliardi di connessioni si inseriranno in sistemi di manifattura smart. 

Lo smart manufacturing, dunque, sarà il principale motore del fenomeno dal punto di vista delle motivazioni e degli investimenti. Dal punto di vista tecnologico, invece, saranno importanti soprattutto le infrastrutture 5G (e relative applicazioni) e le reti Low Power Wide Area (Lpwa) che “giocheranno un ruolo cruciale”, scrivono gli analisti di Juniper Research, “nel creare offerte di servizi appetibili per l’industria manifatturiera, e consentiranno la realizzazione del concetto di fabbrica smart, nel quale la trasmissione di dati in tempo reale e l’alta densità di connessioni permetteranno di avere operations in gran parte automatizzate”.

Il 5G permetterà di massimizzare i benefici del modello di industria 4.0, dunque, permettendo maggiori livelli di automazione nelle operations rispetto a quelli attuali. Anche le reti 5G private, secondo gli analisti, si dimostreranno particolarmente utili se usate per trasmettere grandi quantità di dati in ambienti densi di connessioni. A fronte degli investimenti necessari per dotarsi di queste infrastrutture, le fabbriche otterranno miglioramenti di efficienza che permetteranno di ridurre i costi. 

Non tutti i sistemi, le macchine e gli oggetti della produzione industriale dovranno essere connessi. Gli operatori del manifatturiero, scrive Scarlett Woodford, autrice della ricerca, “dovranno agire con cautela nell’implementare la tecnologia IoT, resistendo alla tentazione di introdurre connettività in tutti gli aspetti delle operations. Dovranno, piuttosto, focalizzarsi sulla raccolta dei dati nelle aree a maggior valore per stimolare guadagni di efficienza”.

Entro il 2020, circa l’80% del giro d’affari del mercato dell’IoT industriale deriverà dall’acquisto di software. Diventeranno essenziali in particolare, gli strumenti software che utilizzano il machine learning per migliorare l’analisi dei dati e per individuare vulnerabilità nelle reti.

 

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