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Lenovo e DataCore in tandem per lo storage definito dal software

La nuova appliance basata su server Lenovo promette di ottimizzare le infrastrutture di archiviazione eterogenee, consentendo loro di scalare in base alle esigenze, di crescere e sostituire facilmente array di storage meno recenti.

Pubblicato il 16 marzo 2017 da Redazione

Da un lato un nome che è sinonimo dello storage di tipo software-defined come DataCore, dall'altro uno specialista del “metallo” e dei server come Lenovo. Da questa collaborazione nasce DX8200D, sigla che identifica una nuova appliance di Lenovo equipaggiata con il sistema operativo SanSymphony: una soluzione “chiavi in mano”, pre-integrata, diretta a tutte le aziende che vogliano evitare procedure di implementazione complesse e che puntino a realizzare la virtualizzazione dello storage sfruttando gli array San esistenti.

Le fondamenta hardware di questa proposta stanno nel server System x3650 M5 dell'azienda cinese, un modello storico e basato su processori Intel Xeon. Con questo sistema, promette Lenovo, si possono ridurre notevolmente i costi di storage, sia in merito all'acquisto di hardware sia al tempo perso nella gestione dei dati e delle risorse: non importa dove risiedano i dati e non importa quali risorse siano in possesso all'azienda, perché l'appliance le aggrega in un unico pool, gestibile da una sola interfaccia centralizzata. Nessun problema, dunque, per chi abbia in azienda array San di produttori diversi, e non importa che si tratti di modelli più o meno datati. Si potranno così ottimizzare le infrastrutture di storage eterogenee, consentendo loro di scalare in base alle esigenze, per crescere e sostituire facilmente gli array meno recenti.

In sostanza, il server con sistema operativo SanSymphony centralizza e rende automatici il processo di discovery, l’inventario delle risorse storage, il monitoraggio in tempo reale, la configurazione, il rilevamento dei guasti e la gestione degli allarmi. Le prestazioni dello storage in senso stretto, invece, vengono potenziate dalla tecnologia di calcolo I/O parallelo, caratteristica di DataCore.

Lenovo testerà preventivamente la nuova appliance con DataCore per ridurre al minimo i rischi di implementazione. Le promesse fatte non sono da poco: si potrà risparmiare, a detta del vendor, fino al 90% del tempo altrimenti speso in compiti di gestione e di supporto, fino al 75% dei costi di storage e fino al 100% dei tempi di indisponibilità delle risorse (grazie alla tecnologia Predictive Failure Analysis e a un nuovo pannello di diagnostica che facilita la manutenzione). A detta di George Teixeira, presidente & Ceo di DataCore, questa soluzione “rende più semplice non solo iniziare con il  software-defined storage, ma anche crescere e programmare gli investimenti nel futuro. Questa appliance chiavi in mano può essere adottata in modo rapido e senza interruzioni in qualsiasi ambiente, garantendo risparmi immediati e benefici nelle prestazioni”.

 

Tag: lenovo, storage, appliance, software defined, datacore

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