19/02/2019 di Redazione

Lo sforzo creativo dei freelance trova riparo nella blockchain

Creativitysafe offre una soluzione di marcatura temporale sui registri distribuiti per tutelare la proprietà intellettuale di professionisti e piccoli operatori. L’obiettivo è creare un ecosistema di servizi a valore aggiunto. Nel frattempo, Akamai e il c

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La proprietà intellettuale è al sicuro sulla blockchain. La startup italiana Creativitysafe ha lanciato una soluzione basata sui registri distribuiti per aiutare soprattutto i creativi freelance a tutelare i propri diritti nell’era della knowledge economy. Creativitysafe.com è una piattaforma Web che permette di proteggere le proprie opere in un paio di passaggi. È sufficiente caricare sul portale tutti i materiali necessari alla certificazione e attendere l’esito della scrittura dei dati sulla blockchain. La marcatura temporale e la crittografia su cui si basa la catena di blocchi assicurano la “validazione digitale” della proprietà intellettuale. “Ma registrare un diritto non basta a garantirlo”, ha spiegato Marcello Esposito, fondatore e Ceo della startup. “È necessario offrire strumenti di tutela e un ecosistema di servizi che consentano ai freelance e ai piccoli operatori di farsi valere”.

Per questo l’azienda mette a disposizione anche servizi supplementari come la registrazione delle idee più rilevanti, la preparazione in tempo utile di un dossier-prova d’autore, una vetrina delle idee, tutela legale e così via. Per quanto riguarda l’offerta, Creativitysafe prevede tre piani tariffari: Ricaricabile, con tre registrazioni, 1 GB di storage su cloud e assistenza entro 96 ore; Basic, con sette registrazioni al mese, 3 GB di spazio e 72 ore per l’assistenza; Pro, con sette registrazioni al mese, 20 GB di storage e 24 ore per l’assistenza.

Tutti i livelli includono verifiche illimitate della marcatura temporale, spazio su Creativity Cloud e accesso ai Creativity Tools, modalità in incognito per i progetti top-secret e certificato e dossier prova d’autore inclusi. “Siamo stati fortemente motivati dal fatto che il legislatore europeo e, più recentemente, quello italiano si stiano dimostrando particolarmente sensibili (sul tema, ndr) e abbiano riconosciuto la validità della tecnologia blockchain nell’ambito di tutela della proprietà intellettuale”, ha commentato Matteo Bormetti, chief marketing & commercial officer.

Guarda invece al mercato dei pagamenti online la soluzione svelata da Akamai e Mitsubishi Ufj Financial Group (Mufg), il principale gruppo finanziario nipponico. Global Open Network (Go-Net) si occuperà di offrire una nuova rete di pagamento basata su blockchain, che consenta transazioni sicure, scalabili e reattive.

La piattaforma, basata principalmente sulla soluzione Blockchain-as-a-Service di Akamai, sarà operativa in Giappone nella prima metà del 2020 e fornirà una serie completa di servizi: supporto all'elaborazione dei pagamenti attuali, transazioni pay-per-use, micropagamenti e altre operazioni ancora in fase di sviluppo basate sull’Internet delle cose.

 

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