17/11/2016 di Redazione

Microsoft entra a far parte della Linux Foundation

Sono lontani i tempi in cui l’azienda definiva il sistema operativo aperto un cancro. Oggi Redmond è sempre più multipiattaforma: è il primo contributore di Github, ha messo a disposizione il codice di Powershell e di Visual Studio Code e ha annunciato Sq

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Addio passato, benvenuto futuro. Si potrebbero sintetizzare così gli annunci fatti ieri da Microsoft durante il primo giorno della conferenza Connect() dedicata agli sviluppatori. Ma cosa, ormai, fa parte del passato di Redmond? Il definire Linux e tutto l’ambiente che lo circonda un “cancro”, come fece 15 anni fa l’ex Ceo dell’azienda, Steve Ballmer. Una frase entrata nella storia dell’informatica e simbolo di una Microsoft arroccata, monopolizzatrice del mercato dei sistemi operativi “chiusi” e intenta a difendere il proprio fortino. Con l’avvento di Satya Nadella, attuale numero uno del gruppo statunitense, la filosofia è nettamente cambiata e la società ha intrapreso un percorso di apertura culminato nell’annuncio di queste ore. Microsoft è entrata a far parte della Linux Foundation. E non dalla porta di servizio, bensì come Platinum Member.

Cosa significa? L’adesione alla comunità del pinguino è innanzitutto un riconoscimento al lavoro svolto dall’azienda in questi anni. I non addetti ai lavori potrebbero stupirsi sentendo che, oggi, Microsoft è il principale contributore del repository Github. E già questo potrebbe bastare, in quanto inimmaginabile fino a qualche tempo fa. Ma il gigante di Redmond è riuscito ad andare ben oltre.

L’azienda ha abbracciato la vision di Nadella, il quale ha voluto spingere l’azienda anche verso altre piattaforme, aprendosi sempre più alla comunità degli sviluppatori. Non solo di Linux. Vanno in questa direzione, per esempio, l’acquisizione di Xamarin, l’apertura del codice di Powershell e di Visual Studio Code (quest’ultimo supporterà a breve anche macOs). E lo “sbarco” di uno dei propri prodotti di punta, Sql Server, sul sistema operativo ideato da Linus Torvalds 25 anni fa.

 

Visual Studio for Mac è una delle novità principali svelate al Connect() 2016

 

Proprio questa soluzione, la cui disponibilità su invito per Linux era stata annunciata lo scorzo marzo, è ora scaricabile in anteprima pubblica. La vNext Community Technology Preview può essere prelevata da questa pagina Web e la sua valutazione dura 180 giorni. La versione definitiva, compatibile quindi per la prima volta con ambienti Windows e Linux, verrà con tutta probabilità pubblicata entro la prima metà del 2017.

Ma la nuova versione di Sql Server è una buona notizia anche per macOs in quanto, grazie al supporto nativo dei container Docker, anche gli utilizzatori del sistema operativo di Apple potranno testarla. E Microsoft ha puntato proprio su questa tecnologia, prendendola come paradigma di distribuzione dell’anteprima, che sarà disponibile anche su Azure Virtual Machine sul Docker Hub. Chi possiede distribuzioni popolari di Linux, come quelle sviluppate da Red Hat, Ubuntu e Suse, potrà comunque scaricare Sql Server tramite i pacchetti Rpm e Apt.

Trattandosi di una prima release in anteprima, Microsoft non è in grado al momento di offrire un supporto completo per tutte le funzionalità presenti sui sistemi Windows. Ma le caratteristiche principali di Sql Server, tra cui l’elaborazione in-memory e la crittografia dei dati, sono già multipiattaforma.

 

Anche Google e Samsung sono della partita

Ma Linux non è stato l’unico protagonista del primo giorno della conferenza Connect(). Google ha annunciato l’adesione alla .Net Foundation e che farà parte dello steering group dell’associazione open source che regola lo sviluppo del progetto .Net Core. Una mossa a sorpresa perché Big G, pur dimostrandosi lievemente entusiasta di alcuni progetti (come Visual Studio Code), non ha mai considerato il framework .Net.

Per lo sviluppo di Android, ad esempio, il gruppo di Mountain View ha puntato molto su Java, principale avversario di .Net, tanto da farsi denunciare da Oracle (anche se la causa è poi stata vinta da Google). Ma, come sottolineato proprio da Big G, l’azienda è già oggi un contributore attivo del progetto, soprattutto nella standardizzazione delle specifiche per il linguaggio di programmazione C#.

 

Google è entrata nello steering group di .Net Foundation

 

Inoltre, Google consente agli sviluppatori che lavorano sulla propria Cloud Platform di implementare applicazioni .Net grazie al supporto per Windows Server e offre librerie .Net su oltre duecento servizi cloud. Infine, anche Samsung è salita agli onori delle cronache annunciando il supporto di .Net per il proprio sistema operativo aperto Tizen. Il chaebol è stato convinto dall’ampia varietà di linguaggi, dalle Api e dagli strumenti disponibili nel framework di Microsoft.

 

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