20/04/2019 di Redazione

Nei ristoranti sudcoreani cucineranno i robot di LG

La catena di ristoranti e caffetterie CJ Foodville ha stretto un accordo con LG Electronics, in base al quale adotterà futuri sistemi robotici destinati svolgere attività pesanti e di routine

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In attesa di gustare il menu di Pasqua, potremmo mai immaginare di essere serviti a tavola da un robot, o di gustare una pietanza preparata da mani e braccia meccaniche? Non arriveranno in tempo per la colomba, ma sistemi robotici dotati di intelligenza artificiale e in grado di sostituirsi al personale di un ristorante sono ben più di un pensiero per LG Electronics. Sono il progetto al centro di una nuova partnership siglata con CJ Foodville, una delle principali società di servizi di ristorazione e catering sudcoreane, intenzionata a “dare lavoro”, prossimamente, a sistemi di automazione sviluppati da LG.

 

A CJ Foodville fanno capo migliaia fra ristoranti e caffetterie in franchising, ed è qui che i futuri sistemi robotizzati potranno dare prova di sé, non è ancora chiaro se in qualità di “camerieri” o di “aiuto cuoco”, o quant’altro. Nell’annuncio fatto da LG Electronics non dettagliano le caratteristiche e le abilità che queste macchine dovranno esibire, ma si lascia intendere che possano svolgere le mansioni più ripetitive e meno gratificanti, senza quindi sostituire il personale in carne e ossa in attività di contatto con i clienti.

 

Se i robot si fanno carico dei lavori pesanti e ripetitivi, gli addetti umani potranno fornire ai clienti servizi a maggior valore”, ha dichiarato Roh Jin-seo, responsabile della divisione robotica di LG. Probabilmente si tratterà di qualcosa di diverso, più utile su larga scala e meno “virtuosistico” rispetto a quanto si è visto finora, per esempio con il robot-chef della britannica Moley (che è soprattutto uno sfizio per patiti di hi-tech). Saranno forse qualcosa di più simile a Flippy, nato dalla statunitense Miso Robot e “assunto” l’anno scorso dalla catena Caliburger con l’incarico di preparare, rigirandoli sulla griglia, fino a 300 hamburger al giorno. In base al memorandum d’intesa firmato tra LG e CJ Foodville, i primi test inizieranno già quest’anno. Quale che sia l’esatta natura dei futuri dispositivi, l’opportunità è ghiotta: secondo le stime della società di ricerca Markets and Markets, il mercato della robotica applicata alla ristorazione nel 2022 varrà 2,5 miliardi di dollari.

 

Flippy, il robot addetto agli hamburger

 

 

Dalle cucine agli aeroporti, ai supermercati

L’interesse della società sudcoreana per l’automazione e l’intelligenza artificiale racchiuse in forma di robot non è un mistero. Due anni fa sono stati presentati due sistemi robotici da destinare agli aeroporti, uno addetto alle pulizie e l’altro incaricato di fornire assistenza e risposta alle domande dei viaggiatori, entrambi già messi all’opera all’Aeroporto Internazionale di Seul-Incheon. L’anno scorso, poi, LG ha acquisito Bossa Nova Robotics, startup di San Francisco che crea robot per la grande distribuzione, mentre attualmente è impegnata a sviluppare per la catena di supermercati sudcoreana E-Mart un “carrello smart”, capace di seguire i clienti da una corsia all’altra del punto vendita evitando gli ostacoli sul percorso. Un prodotto di questo genere, battezzato Smart Shopping Cart, peraltro è già stato presentato da LG al Ces di Las Vegas del 2018.

 

 

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