Il New York Post ieri ha rilanciato lo stagionale serpentone che coinvolge Novell. Una "fonte bene informata" ma anonima indica che in un paio di settimane si potrebbe arrivare alla vendita di Novell.
La variante, questa volta, è lo spezzatino. Per la prima volta la divisione SUSE Linux ha iniziato ad essere profittevole e quindi può essere ceduta a buon prezzo dagli azionisti di Novell.
Sembra che Novell ceda SUSE Linux come business separato
Novell aveva acquistato il secondo distributore mondiale di Linux nel 2003 per 210 milioni di dollari. Da stime di
TheRegister avrebbe generato quest'anno un fatturato di 145 milioni. Facendo un raffronto con la capitalizzazione di
Red Hat (il leader dei distributori Linux) che quota 9,3 a 1 rispetto al giro d'affari e quindi mette in relazione i 783 milioni e i profitti di 92,8 milioni con la capitalizzazione di Borsa di 7,3 miliardi.
Fatti due conti, non essendo quotata da sola, essendo appena arrivata al profitto e fatturando 145 milioni, solo pochi acquirenti potrebbero realmente trarre vantaggio dal controllo di SUSE Linux. Per esempio
VMware, oppure IBM, o HP. E quindi la valorizzazione di
SUSE Linux potrebbe spuntare un rapporto di 5 a 1, pari a 749 milioni. Il resto, ovvero le tecnologie Novell/Groupwise, sicurezza, software di controllo dell'identità e l'accesso è stimabile abbiano sviluppato un fatturato di 660 milioni di dollari con 70 milioni di profitti.
Lo scorso Marzo una offerta della Elliott Associates per un valore di 5,75 dollari ad azione assommava l'intera Novell più SUSE Linux a 940 milioni. Ma fu rifiutata.
Ieri il valore dell'azione era di 5,90 dopo la pubblicazione di queste informazioni, in crescita del 6% sul giorno prima.
Insomma qualcuno ci ha già guadagnato sulle voci. Non sarebbe la prima volta che le voci di vendita di Novell tornino a inabissarsi fra qualche giorno.