Nuovi rumors, Hpe cederà la divisione software a Thoma Bravo?
A detta di Reuters, la società di Meg Whitman sarebbe già in trattativa con la private equity specializzata in operazioni di buyout. La vendita potrà valere una cifra compresa fra otto e dieci miliardi di dollari, ma il raggiungimento di un accordo è tutt’altro che scontato.
Pubblicato il 02 settembre 2016 da Redazione

Oltre al fumo, probabilmente c’era l’arrosto nelle indiscrezioni sulla prossima vendita delle attività software di Hewlett Packard Enterprise. Indiscrezioni circolate negli ultimi mesi, che trovano conferma in quanto comunicato ieri da Reuters: il possibile compratore è Thoma Bravo, una società di private equity specializzata in operazioni di buyout, che dunque si farebbe carico di una parte del business di Hpe oggi ritenuta non più strategica per l’azienda di Meg Withman. A detta delle fonti “vicine ai fatti” citate da Reuters, le trattative sarebbero attualmente in corso, con la prospettiva di vendere la divisione software a una cifra compresa fra gli otto e i dieci miliardi di dollari.
Sotto il punto più basso della forbice non si dovrà scendere, se è vero (come hanno fatto sapere le fonti) che finora Hpe ha ricevuto e declinato altre offerte di acquisto non più alte di 7,5 miliardi di dollari, assistita nel processo di trattativa dalla banca d’investimento Goldman Sachs. Fra gli interessati, Thoma Bravo ha fatto la proposta più generosa, ma ancora persisterebbero “significative discrepanze” fra la cifra proposta e le aspettative di Hpe, motivo per cui la firma di un accordo è tutt’altro che scontata.
Quello di cui ormai resta difficile dubitare, invece, è che Hpe voglia effettivamente alleggerirsi di una parte delle sue attività, parte che include le tecnologie di ArcSight (sicurezza) Autonomy (analytics), Mercury Interactive (gestione e delivery delle applicazioni) e Vertica Systems (analytics). La strategia sarà quella di concentrarsi sulle componenti più profittevoli e solide: ovvero l’hardware composto da server, appliance, soluzioni di networking, ma anche i servizi a esso correlati.
Va anche sottolineato che Thoma Bravo è già proprietaria di altre società di software, fra cui Dynatrace e Compuware, e dunque un eventuale acquisto di asset di Hpe permetterebbe di combinare le diverse offerte, generando efficienze e risparmi.
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