29/08/2022 di Redazione

OpenText diventa una big del software acquisendo Micro Focus

Con un’operazione da 6 miliardi di dollari, nasce una nuova entità in grado di competere su più fronti a livello globale. Da valutare se il notevole esborso sarà ripagato nel tempo.

immagine.jpg

La software house canadese OpenText Ha ufficializzato l'intenzione di acquisire l'omologa britannica Micro Focus. L’operazione dovrebbe essere finalizzata entro il primo trimestre 2023.

Stupisce un po’ il valore riconosciuto alla società acquisita. grazie a un premio del 99% riconosciuto agli azionisti, infatti, nel complesso OpenText spenderà circa sei miliardi di dollari, per dar vita a un'entità che, sommando i rispettivi giri d'affari, dovrebbe attestarsi sui 6,2 miliardi di dollari, una cifra sostanzialmente pari all'investimento effettuato. Secondo Mark Barrenechea, Ceo e direttore tecnico della società canadese, lo sforzo finanziario creerà “una delle più grandi realtà del software e del cloud a livello mondiale, con un portafoglio di clienti di considerevole prestigio, una statura mondiale e una capacità d'offerta completa”.

Di sicuro fra le due aziende c'è una certa convergenza di strategie, visto che per entrambe la gestione delle informazioni costituisce il cuore delle attività. Tuttavia, i rispettivi cataloghi mostrano differenze rilevanti. OpenText, infatti, concentra la propria offerta sull’esperienza digitale (28% del fatturato totale), sulla gestione dei contenuti enterprise (26%), sulle reti di impresa (24%) e sulla sicurezza (22%). Micro Focus, invece, vanta un'offerta che include la gestione delle operazioni It (36% del fatturato totale), lo sviluppo applicativo (18%), la gestione dello storage e dei contenuti (16%), la security (14%), la gestione della distribuzione delle applicazioni (7%), le piattaforme big data & analytics (6%) e il software asset Management (4%).

Nell'ultimo esercizio fiscale, la società britannica, ha realizzato un giro d'affari di 2,7 miliardi di dollari, con una quota minoritaria di 136 milioni ricavati da prodotti SaaS o con entrate ricorrenti (esclusa la manutenzione), mentre 656 milioni di dollari sono derivati dalle licenze. la quota restante proviene principalmente dalla manutenzione e, in misura assai più ridotta, dalla consulenza. Per parte propria, OpenText ha chiuso l'ultimo bilancio con un volume d'affari pari a 3,5 miliardi di dollari, ottenuti in buona misura attraverso il cloud (1,5 miliardi) e il supporto ai clienti (1,3 miliardi), mentre dalle licenze sono arrivati 350 milioni.

Se occorrerà valutare nel tempo l'efficacia di un investimento tanto ingente, rispetto al fatturato potenzialmente generato dalle due realtà combinate, per OpenText le acquisizioni rappresentano da tempo un fattore di crescita dimensionale importante. Precedentemente all'operazione annunciata con Micro Focus, era arrivata nello scorso dicembre quella di Zix, fornitore di soluzioni cloud di crittografia e di posta elettronica (860 milioni di dollari). Due anni prima era toccato a Carbonite (soluzioni cloud di protezione dei dati e di sicurezza degli endpoint) per 1,42 miliardi di dollari. in passato erano già entrati a far parte della compagine realtà come Vignette (2018), Ecd (2017) e Actuate (2014).

Mark Barrenechea, Ceo e direttore tecnico di OpenText

 

ARTICOLI CORRELATI