19/10/2020 di Redazione

Oracle presenta la nuova generazione di Exadata Cloud Service

Basata su basata sulla piattaforma Exadata X8M, verrà resa disponibile su Oracle Cloud Infrastructure e rappresenta una soluzione veloce e scalabile per velocizzare l’esecuzione delle transazioni più complesse e i progetti di data analytics dei clienti.

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La nuova generazione di Oracle Exadata Cloud Service, ora basata sulla piattaforma Exadata X8M, sarà disponibile nel corso di questo mese su Oracle Cloud Infrastructure. I clienti dell’azienda possono velocizzare l’esecuzione delle transazioni più complesse e i loro progetti di data analytics sfruttando Exadata X8M sia nelle ventisei regioni di public cloud, sia nella Dedicated Region Cloud@Customer annunciata la scorsa estate.

Utilizzando la stessa architettura X8M in cloud e on-premises, Oracle Exadata Cloud Service X8M permette di spostare in cloud senza difficoltà anche i database e i carichi di lavoro più impegnativi, senza dover apportare modifiche a livello di applicazioni. Questa nuova piattaforma consente al database di interagire tramite funzionalità di Remote Direct Memory Access (Rdma) con l’Intel Optane Persistent Memory presente nei suoi storage server intelligenti, bypassando del tutto sistema operativo, I/O e stack software di rete. Questo, a detta di Oracle, permette di aumentare di 2,5 volte l’I/O delle transazioni e di ottenere una latenza dell’I/O dieci volte migliore rispetto alla versione precedente.

Inoltre, Exadata Cloud Service X8M utilizza una nuova generazione di Oracle Real Application Clusters (Rac), che offre funzionalità migliorate per lo scale-out del database trasparente alle applicazioni e un’elevata affidabilità per tutti i tipi di carichi di lavoro database. In più repliche database pienamente attive, grazie a Oracle Data Guard, consentono di fare l’offload delle azioni di lettura e scrittura Sql sul database in replica, fornendo allo stesso tempo protezione automatizzata in caso di calamità dentro la cloud region e tra region diverse.

I database Oracle implementati su Exadata Cloud Service possono arrivare fino a 4.600 cpu Core, 44 TB di Dram, 96 TB di persistent memory, 1,6 PB di memoria flash e 25 PB di capacità disco. Exadata Cloud Service X8M, in base a quanto afferma l’azienda, supporta database relazionali venti volte più grandi di quanto sia possibile fare oggi su Aws con Rds o Aurora, ed è 25 volte più scalabile di Rds e di Aurora in termini di cpu.

Sempre più aziende portano i carichi di lavoro più importanti in cloud, scoprendo che molti database in cloud hanno limiti di performance, disponibilità e scalabilità”, spiega Juan Loaiza, Executive Vice-President di Oracle per le tecnologie database mission-critical.Con questa novità, Oracle permette oggi ai suoi clienti di gestire qualsiasi carico di lavoro database con caratteristiche mission-critical, compresi quelli più impegnativi e ad alta richiesta di capacità di calcolo e memoria, con performance estremamente migliori, maggiore scalabilità ed elasticità e minori costi, rispetto a qualsiasi altro fornitore di cloud. La nuova generazione di Oracle Exadata Cloud Service si basa sulla nostra collaudata piattaforma Exadata, che è già usata dall’86% delle aziende della classifica Fortune Global 100 per i loro carichi di lavoro più impegnativi”.

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