29/11/2014 di Redazione

Panda Security: creati oltre 20 milioni di malware in tre mesi

Dall’ultimo report dell’azienda specializzata in sicurezza emerge la continua crescita degli attacchi basati su software nocivo. Tra i Paesi la Cina è quello più colpito, mentre fra gli episodi eclatanti spicca il furto di 56 milioni di credenziali di ca

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Scandali a base di foto rubate, preoccupazioni per la privacy, furto di decine di milioni di dati di carte di credito. Stando all’ultimo report di Panda Security, sono alcuni dei “piatti forti” del menu servito dai cybercriminali a utenti Internet e aziende di tutto il mondo nel corso del terzo trimestre di quest’anno. Nel corso dei tre mesi, Panda ha rilevato oltre 20 milioni di nuovi malware, con una media di 227.747 programmi nocivi creati ogni giorno giorno . Un record che batte tutti i precedenti e che testimonia, ancora una volta, come il fenomeno del cybercrimine sia in crescita.

Nel periodo compreso tra inizio luglio e fine settembre è aumentata anche la percentuale di infezione, pari al 37,93%, rispetto al 36,87% del trimestre precedente. I trojan sono stati ancora una volta la minaccia più diffusa, rappresentando oltre il 78% del malware comune. Dopo i cavalli di troia, i potentially unwanted program (Pup) hanno costituito la minaccia più prolifica del trimestre, rappresentando il 14,55% delle infezioni, questa volta in calo rispetto ai tre mesi precedenti (24,77%). Seguono, nella classifica dei programmi maligni più popolari, virus (8,89%) e worm (3,92%).

Nella sua analisi Panda rileva un notevole aumento degli attacchi informatici rivolti a grandi aziende: molte di queste (Apple, Google e per la prima volta anche Twitter.) offrono laute ricompense a chi scopre falle e bug nei loro sistemi, con lo scopo di prevenire danni ben più gravi. Anche le istituzioni governative sono costantemente prese di mira, a questo proposito Panda ricorda la vicenda di Edward Snowden e lo scandalo Datagate che ha notevolmente scosso il sentimento dell'opinione pubblica.



“Negli ultimi mesi il cybercrimine ha continuato a crescere e i criminali stanno ancora creando malware per colpire i computer e accedere ai dati personali”, ha commentato Luis Corrons, direttore tecnico dei laboratori di Panda Security. “Anche le aziende sono sotto attacco. Ad esempio, negli ultimi tre mesi alcune grandi società sono state oggetto di scandalo, come il noto 'Celebgate', in cui sono state violate fotografie di attrici e modelle archiviate su iCloud di Apple, o il furto di password di Gmail e Dropbox”. Altro caso eclatante citato nel report è quello che Panda è il furto di 56 milioni di credenziali di carte di credito dalla piattaforma di e-commerce Home Depot.

 


 

Tra i paesi coinvolti, la Cina è stato quello più colpito, con una percentuale del 49.38%. A livello di macro aree, la più bersagliata continua a essere l’America Latina, con Perù e Bolivia che si aggiudicano rispettivamente il secondo e il terzo posto (42.38% e 42.12%). Il continente più sicuro è invece l’Europa, con nove rappresentanti su dieci nella top 10 dei Paesi meno colpiti da attacchi. In testa la Norvegia, che si aggiudica il primato distaccando di poco Svezia e Giappone.

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