27/02/2019 di Redazione

Pat Gelsinger, Ceo di Vmware: “Il 5G è una grandiosa opportunità”

Dal Mobile World Congress di Barcellona, l’amministratore delegato della società rimarca la visione di Vmware: alle nuove infrastrutture dei Communications Service Provider serviranno virtualizzazione, automazione e sicurezza intrinseca.

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Nessun dubbio per Pat Gelsinger, amichevole e deciso nel rispondere alle domande dei giornalisti al Mobile World Congress di Barcellona: il 5G per Vmware è una grande opportunità. Lo è per molti: produttori di smartphone e di apparati di networking, operatori di telecomunicazione e sviluppatori di applicazioni, senza dimenticare i servizi di sicurezza necessari a fronteggiare l’esplosione del traffico dati e proteggere le future applicazioni di intrattenimento ma anche droni, realtà aumentata, automobili driverless, edge computing, sistemi per le smart city, per le fabbriche e per l’IoT. Ma il 5G è un’opportunità anche per chi vende virtualizzazione, dato che i Communications Service Provider (Csp) avranno bisogno di architetture basate sul software e sulla Network Functions Virtualization per rendere le proprie reti sicure, automatizzate e flessibili. cioè personalizzabili e modificabili all’occorrenza.

 

Si prospetta quindi “un’ottima opportunità di far parte di un mercato enorme”, quello dei provider di servizi di telecomunicazione, che oggi si preparano al salto evolutivo del 5G. La missione di Vmware, ha spiegato il suo amministratore delegato, vuol essere quella diaiutare le telco a costruire un cloud appropriato, scalabile e affidabile”. In uno slogan, il “telco cloud”, un’infrastruttura che possa ospitare ed erogare l’ampio spettro dei futuri servizi 5G.

 

Pat Gelsinger, chief executive officer di Vmware

 

Oltre a quelli “tradizionali” di comunicazione e connettività, i Csp potranno erogare servizi per la telemedicina, le auto connesse, i droni, lo smart metering e altro ancora. Applicazioni specifiche, che dovranno rispettare SLA (service level agreement) altrettanto specifici e dovranno essere personalizzabili e modificabili  a seconda delle necessità. E per ottenere tutto questo serviranno infrastrutture software-defined, virtualizzate, segmentabili, programmabili e riprogrammabili per ciascuna applicazione. Con le soluzioni di SD-Wan e di Nfv, quindi, i provider potranno lanciare e modificare i propri servizi in modo rapido.

 

Presumibilmente il 5G avrà bisogno di qualche anno prima di esprimere il suo vero potenziale, come evidenziato da nuovi dati di Gsma. L’azienda di Gelsinger conta però già una sessantina di provider di servizi di comunicazione tra i propri clienti, in testa a tutti Vodafone, “l’accordo più grande stretto finora”, ha spiegato il Ceo, e l’operatore che “usa la nostra tecnologia su larga scala più di tutti gli altri”. Durante la fiera di Barcellona è stato annunciato invece un nuovo accordo con AT&T: l’operatore statunitense integrerà nelle proprie reti 5G la soluzione SD-Wan di Vwmare, basata sulla tecnologia di VeloCloud.

 

Davanti ai giornalisti, Gelsinger ha ammesso che la sicurezza rappresenta un tema critico, finora un po’ sottovalutato nel settore delle telco ma che non potrà più esserlo alla luce delle nuove applicazioni del 5G. Vmware quindi continuerà a investire su tecnologie di segmentazione della rete, sulla sicurezza per le applicazioni di edge computing e IoT (di grande interesse per i provider, sottolinea il Ceo) e sul machine learning, utile per l’automazione e la comprensione dei comportamenti delle reti. Nella visione di Vmware, la sicurezza non dovrà essere un’aggiunta posticcia alle infrastrutture del 5G ma una qualità intrinseca. “Uso spesso la metafora del corpo umano”, ha spiegato Gelsinger. “Pensate se una persona non avesse i meccanismi di difesa intrinseci. Per le reti è lo stesso: la sicurezza dev’essere integrata nell’infrastruttura stessa”.

 

Il Ceo non ha negato un commento sull’attuale scenario di mercato, in cui due potenze economiche si rincorrono l’un l’altra per vincere la competizione del 5G. “L’Europa vanta migliori policy sull’assegnazione degli spettri, che negli Stati Uniti non è troppo favorevole”, ha detto Gelsinger. “Gli Usa stanno ostacolando Huawei, che è leader in alcuni casi, e questo potrà essere un problema. Ma d’altra parte gli Usa stanno già fornendo dimostrazioni e investendo in casi d’uso del 5G. La gara è in corso, e trovo che sia fantastico”.

 

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