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PayPal esce dal progetto di Libra, primo abbandono clamoroso

Il colosso dei pagamenti digitali ha annunciato l’uscita dalla Libra Association per dedicarsi ad altre priorità. Ma le vere ragioni sono forse i troppi ostacoli incontrati dal progetto della criptovaluta.

Pubblicato il 08 ottobre 2019 da Valentina Bernocco

PayPal abbandona Libra: il progetto di criptovaluta di Facebook non è ancora una realtà e ha già perso un pezzo da novanta dalla lista delle società partner. I membri della Libra Association erano ventinove, contando anche Facebook e Calibra (la controllata dell’azienda di Menlo Park, creata appositamente per la gestione della piattaforma di pagamento digitale), ora ce n’è uno in meno. Senza fornire spiegazioni dettagliate, PayPal ha infatti annunciato di essersi ritirata dal progetto per dare spazio ad altre sue priorità.

Le ragioni vere, intuibilmente, sono altre: fin dal suo annuncio, Libra si è scontrata con i dubbi, le paure e anche l’opposizione aperta di esponenti della politica, delle istituzioni, dei difensori della privacy e del settore bancario. Oltreoceano parlamentari del Congresso hanno preteso chiarimenti sulle regole di trattamento dei dati e avanzato la richiesta che Facebook venda Whatsapp e Instagram per ridimensionare la propria portata. Per il ministro delle Finanze francese, Bruno Le Maire, nelle attuali condizioni “non possiamo autorizzare lo sviluppo di Libra sul territorio europeo”, mentre per la Banca Centrale Europea  rappresenterebbe una minaccia per le banche e per la stabilità dell’euro.

Nonostante tutto, in estate lo statuto della moneta digitale è stato depositato a Ginevra, dove ha anche sede la società no-profit Libra Association. David Marcus, il direttore di Calibra (ed ex di PayPal), in un’intervista si è detto fiducioso sul debutto intorno alla metà del 2020, come previsto, e ha spiegato che l’azienda sta collaborando con le istituzioni per risolvere i dubbi avanzati. Bertrand Perez, direttore generale di Libra Association, ha invece ammesso che il lancio potrebbe subire un ritardo di qualche mese, proprio per la necessità di rispondere alle molte domande. 

La speranza per Libra è quella di non perdere, nel frattempo, altri pezzi. Recenti indiscrezioni del Wall Street Journal suggeriscono che, oltre alla prima defezionaria, anche Visa, Mastercard e Stripe stiano riconsiderando il proprio coinvolgimento nell’iniziativa. A poco serve la consolazione delle dichiarazioni di PayPal, che ha sottolineato in una nota scritta come Facebook sia un “partner di lunga data e di valore”, con cui l’azienda continuerà a collaborare su altri fronti. Per quando riguarda la criptovaluta, PayPal continua a “supportare le aspirazioni di Libra ed è desiderosa di continuare a discutere su come poter lavorare insieme in futuro”.

La futura interfaccia dell’app di Libra (credits: Facebook)

 

Fra le priorità attuali di PayPal possiamo ipotizzare che ci sia altro, per esempio la Cina. L’azienda ha ottenuto dalla Banca Centrale cinese il permesso di acquisire il 70% di GoPay ( Guofubao Information Technology Co), un operatore di pagamenti elettronici attivo nel Paese. PayPal diventa quindi la prima società occidentale a poter veicolare, seppure indirettamente, pagamenti digitali nel mercato cinese. 

 

Tag: paypal, facebook, strategie, pagamenti, criptovaluta, libra

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