11/10/2016 di Redazione

Per 3 dollari al mese, Facebook ci fa lavorare meglio con Workplace

Già noto come Facebook at Work, il ribattezzato servizio esordisce ufficialmente al costo di tre dollari al mese a persona nelle aziende da meno di mille dipendenti, mentre è gratuito per scuole e organizzazioni no-profit. Assomiglia al social network, ma

immagine.jpg

Per Facebook Workplace il luogo di lavoro è “globale e mobile”, il che altro non significa se non la possibilità di essere operativi e connessi da qualsiasi angolo del mondo, tramite Pc così come tramite smartphone e tablet. La logica del social network incrociata a quella lavorativa non è una novità, ma la novità è il debutto ufficiale dell’azienda di Mark Zuckerberg nel mercato delle piattaforme tecnologiche di “social working”, come Microsoft Yammer, Salesforce Chatter, Convo e Slack. In precedenza noto come Facebook at Work e ora ribattezzato Workplace by Facebook, il servizio è stato testato in beta da un migliaio di aziende, “in ogni continente ad eccezione dell'Antartide”, spiecifica la società di Menlo Park, e contiene al suo interno già oltre 100mila gruppi attivi.

 

Il logo del nuovo servizio di Facebook

 

Sulla piattaforma di lavoro 2.0, un po’ come avviene sul social network che tutti conosciamo, è infatti possibile creare pagine di gruppo di diverso tipo: quelle intra-aziendali (incentrate per esempio su singole divisioni o team di progetto) ma anche quelle multi-aziendali. Nell’ultimo anno e mezzo di sperimentazione e sviluppo, sono state aggiunte alla piattaforma funzionalità come le “reactions”, la traduzione automatica, le videochiamate e telefonate di gruppo nelle chat (che possono diventare un’alternativa a Skype), i trending post e I filtri di ricerca. Come si nota, le somiglianze con Facebook sono notevoli, ma è stata chiaramente posta maggiore enfasi sulla sicurezza e riservatezza dei dati: i contenuti pubblicati in un gruppo aziendale non sono visibili ai non dipendenti, e lo stesso vale per quelli multi-aziendali.

Tra i vantaggi offerti da Workplace c’è la semplicità di fruizione: non c’è bisogno di installare alcun software e il prodotto è ottimizzato per la consultazione da mobile. Ecco perché, nel comunicato di presentazione, l’azienda sostiente di poter colmare “un gap cruciale nel mercato per coloro i quali non lavorano in ufficio o alla scrivania. Si tratta di lavoratori del commercio al dettaglio, equipaggi delle navi, barista, i quali non avevano accesso agli strumenti di lavoro tradizionali, ma ne stanno sostenendo l’adozione dal momento che il nostro prodotto è mobile”.

 

Workplace è accessibile da Web o da applicazione per iOS e Android

 

Sono ufficiali anche i prezzi del servizio, calcolato come tariffa mensile variabile in base al numero di utenti attivi: tre dollari al mese, nel caso l’azienda cliente abbia meno di mille dipendenti da iscrivere; due dollari al mese, se supera i mille; un dollaro al mese, se si superano i diecimila profili attivi. Per gli enti no-profit e per gli istituti scolastici, invece, l’utilizzo è gratuito. Facebook ha anche annunciato Workplace Partner Program ovvero una collaborazione “ecosistemica” con altri vendor, fra cui Deloitte e Microsoft.

Fra i più di mille clienti che già hanno sperimentato Workplace prima del lancio commerciale spiccano i nomi del settore bancario (Royal Bank of Scotland, Yes Bank), telecomunicazioni (Telenor, Telekom Austria Group, automotive (Renault), turismo (Club Med, Booking.com), industria agroalimentare (Danone, Campbell’s), advertising (Teads), no-profit (Save the Children, Oxfam).

 

ARTICOLI CORRELATI