Symantec si preoccupa della sicurezza di dati e applicazioni in cloud. L’azienda ha rilevato Luminate, pioniera di una specifica branca della protezione dei sistemi chiamata tecnologie perimetrale. Le due società non hanno reso noto il valore economico della transazione, ma secondo gli analisti la cifra dovrebbe aggirarsi attorno a 200 milioni di dollari. Le soluzioni della compagnia israeliana verranno integrate nella Cyber Defense Platform di Symantec, sviluppata per unificare la sicurezza cloud e on-premise per endpoint, reti ed email. La tecnologia di Luminate permette alle grandi organizzazioni di garantire un accesso sicuro a dati e applicazioni a prescindere dalla localizzazione sia delle risorse sia dei terminali che interagiscono con le informazioni. “Un accesso sicuro e privato è un elemento centrale della difesa cibernetica”, ha commentato Greg Clark, presidente e Ceo di Symantec.
Fondata nel 2017 da Ofer Smadari, Leonid Belkind e Eldad Livni, Luminate ha il quartier generale a Tel Aviv e uffici a Palo Alto, nella Silicon Valley. L’anno scorso la startup ha raccolto 14 milioni di dollari di investimenti da Us Venture Partners, Aleph Venture Capital e Microsoft Accelerator. La sua piattaforma senza agente fornisce accesso sicuro su richiesta in modalità zero trust a tutte le risorse aziendali. Sono state sviluppate anche soluzioni specifiche per Aws, Azure e Google Cloud Platform.
Luminate è la terza realtà israeliana acquisita da Symantec nell’ultimo anno e mezzo, a conferma di come il Paese mediorientale sia ancora un invitante “terreno di caccia” per i colossi stranieri, soprattutto nel florido settore della cybersecurity. Le altre aziende e startup rilevate dal vendor statunitense sono Skycure e Fireglass, pagate entrambe 250 milioni di dollari, mentre Javelin Networks è stata comprata per 30 milioni.