03/01/2017 di Redazione

Realtà aumentata, anche Asus balla il Tango con Google

Il vendor taiwanese presenterà durante il Ces 2017 il Zenfone Ar, smartphone pronto per l’augmented reality. La notizia è stata data “accidentalmente” da Qualcomm, che ha fornito all’Oem i chip Snapdragon 821.

immagine.jpg

Dalla terraferma alle isole, Project Tango di Google non sembra conoscere confini. L’iniziativa made in Mountain View per portare la realtà aumentata sugli smartphone si è arricchita di un altro tassello, con l’ingresso in squadra della taiwanese Asus. Il produttore di Taipei è quindi di fatto il secondo Oem, dopo la cinese Lenovo, a lanciare un cellulare che supporti il sistema di sensori e telecamere di Big G. In occasione del Ces 2017 di Las Vegas, in apertura il 5 gennaio, Asus presenterà infatti il Zenfone Ar: un dispositivo dotato di chip Qualcomm Snapdragon 821 e capace di supportare anche la piattaforma Daydream (sempre di Google) per la realtà virtuale su Android. Il cellulare sarà compatibile con il visore Daydream View.

Al momento non si conoscono altri dettagli, perché la notizia è filtrata accidentalmente sul Web: gli occhiuti giornalisti d’oltreoceano hanno infatti scoperto un blogpost di Qualcomm pubblicato per sbaglio in anticipo. È servito quindi a poco cancellare il contenuto: ormai la frittata era fatta. Asus dovrebbe comunque tenere una conferenza stampa al Ces domani, mercoledì 4 gennaio, per svelare altre specifiche.

Come detto, il Zenfone Ar è il secondo dispositivo in grado di supportare Project Tango. Dopo mesi di speculazioni e di sperimentazioni, il primo prodotto commerciale consumer progettato per la realtà aumentata di Google è stato il Lenovo Phab 2 Pro, presentato dal colosso cinese a giugno 2016. Un phablet da 6,4 pollici con ben quattro fotocamere: oltre a quella frontale da 8 megapixel e a quella principale posteriore da 16, il device è dotato di un “occhio” per la profondità e di un altro per rilevare il movimento.

 

Il Phab 2 Pro di Lenovo è stato il primo dispositivo con il supporto a Project Tango

 

Il sistema di Google per la realtà aumentata, pur essendo un’idea promettente, si trova ancora a uno stadio piuttosto embrionale. Lanciato nel 2014, il progetto nasce con lo scopo di rilevare e mappare lo spazio tridimensionale circostante al dispositivo mobile, il quale deve essere equipaggiato con un corredo di sensori e fotocamere. Gli ambiti di adozione vanno dal gaming, alla progettazione 3D, alle tecnologie di supporto per ipovedenti o persone affette da difficoltà motorie.

La particolare combinazione di hardware e software specifici permette al dispositivo di reagire a ogni movimento dell’utente (in avanti, indietro, di lato), di percepire la profondità e anche di riconoscere i luoghi già visitati. Catturando la mappa 3D di una stanza, per esempio, si possono ottenere misure utili per scegliere mobili e complementi d’arredo.

 

ARTICOLI CORRELATI