Skype è pronta a dire addio a Londra. Microsoft chiuderà l’ufficio britannico dedicato al servizio di comunicazione VoIp e messaggistica, come effetto di una riorganizzazione delle proprie attività e del personale. Quasi 400 dipendenti, attualmente impegnati nella sede londinese, dovranno lasciare la propria scrivania. La notizia, riportata dal Financial Times, è stata confermata da un portavoce dell’azienda citando come causa la scelta di “unificare alcune posizioni ingegneristiche” e come conseguenza la possibilità che alcuni “ruoli focalizzati su Skype e su Yammer siano a rischio”.
“Ci impegneremo al massimo nel fare tutto il possibile per aiutare chi è coinvolto in questo processo”, ha detto il portavoce. “Microsoft avvierà una procedura di consultazione e offrirà nuove opportunità di lavoro, ove possibile”. Non è escluso, dunque, che alcuni dei 400 sfortunati dipendenti trovino una nuova collocazione all’interno di Microsoft. D’altra parte il business di Skype continuerà a essere portato avanti nel quartiere generale di Redmond, oltre che negli uffici di Palo Alto, Vancouver e in altre sedi europee, anche con l’intento di generare nuove integrazioni con prodotti come Office 365.

Skype for Business
Un certo tentativo di centralizzazione emerge dalla soffiata al Financial Times di un anonimo ex dipendente, secondo cui Microsoft starebbe progressivamente sostituendo con i propri professionisti quelli ereditati dall’acquisizione di Skype. La società creata dal danese Janus Friis e dallo svedese Niklas Zennström era stata comprata dal colosso nordamericano nel 2011 per 8,5 miliardi di dollari, mentre l’ufficio di Londra era stato inaugurato due anni dopo. Come noto, Microsoft ha poi esteso il nome Skype (nella sua variante “for Business”, in realtà un prodotto a sé stante) alla sua storica soluzione di Unified Communications per utenti aziendali, cioè Lync, e nel fare ciò ha anche migliorato diverse funzionalità e l’interfaccia.