23/02/2022 di Redazione

Rumors sugli Apple Glass, forse pronti per la produzione

Secondo le indiscrezioni di Digitimes, l’azienda di Cupertino avrebbe terminato con successo la fase di test dei suoi attesi visori di realtà aumentata.

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Questa volta forse ci siamo: gli Apple Glass, o comunque si chiameranno i visori di realtà aumentata dell’azienda di Cupertino, dopo anni di indiscrezioni sembrano vicini al debutto. Secondo fonti confidenziali della testata Digitimes, Apple avrebbe terminato - e con successo - la fase di test dell’ultima versione messa a punto e ora sarebbe pronta per il passo successivo, cioè l’avvio della produzione di massa con i fornitori selezionati. Più precisamente, sarebbe stata conclusa la “fase due” delle attività di validazione ingegneristica e di test.

 

Ma sarà la volta buona? Già poco meno di due anni fa, nel maggio del 2020, la stessa testata aveva riportato altre indiscrezioni di fonti anonime, secondo le quali i visori AR avrebbero dovuto debuttare entro la fine del 2021. Il perdurare delle difficoltà di supply chain, ancora non risolte, in questi due anni trascorsi dai primi lockdown hanno intralciato i piani di produzione e il lancio commerciale di innumerevoli marchi e categorie di dispositivo, anche al di fuori dell’informatica e dell’elettronica di consumo.

Siamo così arrivati al 2022 senza aver ancora visto gli Apple Glass, mentre da qualche mese si chiacchiera del “metaverso” sull’onda degli annunci di Meta e di altri colossi digitali. Nel maggio dello scorso anno era stata ancora Digitimes a svelare che probabilmente la produzione di massa dei visori AR di Apple non sarebbe cominciata prima del secondo trimestre del 2022. Ora, forse, i tempi si stringono leggermente. La testata ipotizza una tempistica di lancio, ovvero entro la fine di quest’anno.

 

Non ci sono certezze nemmeno sulle caratteristiche tecniche dei visori, ma mettendo insieme le indiscrezioni emerse finora possiamo ipotizzare che si distingueranno dalla concorrenza per la presenza tre schermi, cioè due display micro-Oled e un Amoled, oltre che per particolari prestazioni e velocità, garantiti da connettività WiFi 6E e da un refresh rate di 120 Hz. Per poter creare esperienze di realtà aumentata saranno, ovviamente, dotati di tecnologia per il tracciamento dei movimenti oculari. Bloomberg ha affermato che serviranno per entrare e uscire dal metaverso per vivere esperienze “spot”, con un inizio e una fine precisa (per esempio una videogioco, una videochiamata o un film in 3D) e non saranno pensati, dunque, per farci stare ore e ore all’interno di una dimensione di realtà fittizia.

 

 

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