17/07/2019 di Redazione

Smartphone e Pc: per Gartner non si salva nessuno

Con un calo del 2,5% nei volumi di consegna, il 2019 sarà l'anno peggiore di sempre per i telefoni cellulari. Il 5G farà da traino, ma nel medio periodo. Anche il mercato dei Pc proseguirà nella discesa.

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Il 5G ha un motore diesel, ma una volta ingranate le marce viaggerà spedito. Nuove stime di Gartner prefigurano che sul totale degli smartphone venduti nel 2023 oltre la metà, il 51%, sarà fatta da telefoni dotati di modem 5G. Certo, previsioni a lungo termine di questo genere non possono essere prese alla lettera, e tuttavia l’autorevolezza della società di ricerca ci spinge a credere alla sostanza: quella di un mondo che non impiegherà tantissimo, ma nemmeno poco, a transitare verso la tecnologia più nuova. La premessa di questo risultato sarà l’estesa diffusione di infrastrutture e servizi di rete di quinta generazione, e da questo punto di vista già nel 2020 osserveremo notevoli sviluppi. 

 

Gli analisti prevedono che l’anno prossimo il 7% dei fornitori di servizi di telecomunicazione avrà in portfolio un’offerta 5G, e che il 6% delle vendite di smartphone sarà occupato da modelli abilitati al traffico dati su reti di quinta generazione. Il vero “salto evolutivo”, però, non arriverà prima del 2023.

 

Il nuovo standard di rete, come noto, non è un semplice sfizio di velocità e performance, bensì una tecnologia fondamentale per far funzionare applicazioni a intenso uso di dati, nelle quali sia richiesta bassa latenza, alta disponibilità e stabilità della connessione: per esempio realtà aumentata, telemedicina, guida driverless, servizi di smart city. A tal proposito, è interessante il suggerimento che Gartner rivolge agli Oem: “I product manager dovrebbero assicurarsi che i loro telefoni di fascia alta si differenzino per l’integrazione applicativa con altri dispositivi, anziché affidarsi solo all’evoluzione hardware del 5G”.

 

L’annus horribilis degli smartphone
La novità rappresentata dal 5G farà da traino alle vendite in un mercato non più troppo vitale, e tuttavia da sola non basterà a restaurare i fasti del passato. La somma di Pc portatili, tablet e telefoni cellulari, a detta di Gartner, quest’anno arriverà a 2,2 miliardi di dispositivi venduti, ovvero il 3,3% in meno rispetto ai numeri del 2018; considerando i soli smartphone, nel 2019 si stima un volume di 1,7 miliardi di terminali, corrispondente a un declino del 2,5% sul 2018. Ovvero il declino peggiore di sempre.


Come ci siamo arrivati? Le ragioni sono intuibili: un mercato ormai maturo dal punto di vista della penetrazione, soffocato da un eccesso di offerta e caratterizzato da cicli di riacquisto più lenti rispetto al passato, spiegano gli analisti. “L’attuale mercato della telefonia mobile, con 1,7 miliardi di consegne, è circa il 10% sotto agli 1,9 miliardi di consegne del 2015”, ha illustrato Ranjit Atwal, research director di Gartner. "Se i telefoni cellulari non forniranno significative nuove funzionalità, efficienze o esperienze, gli utenti non faranno upgrade e di conseguenza allungheranno il ciclo di vita dei dispositivi”.

 

D’altra parte è verosimile che il consumatore medio non sia spinto a comprare un nuovo modello (magari molto costoso e abilitato al 5G) finché non esisteranno offerte commerciali diffuse e ragionevoli nei prezzi. L’Italia è tra i Paesi già raggiunti da servizi 5G delle telco, lanciati nella fattispecie da Vodafone in cinque città e da Tim in tre, ma per un livellamento delle tariffe del 5G a quelle dell’Lte si dovrà attendere qualche anno.

 

 

Pc a doppia velocità

Nemmeno il computing su dispositivi da scrivania né quello sui portatili regalano un segno più. Anzi: per gli analisti, quest’anno, nonostante la ripresa osservata nel secondo trimestre (+1,5%), i volumi di vendita scenderanno ancora: 257 milioni, l’1% in meno rispetto ai 259,7 del 2018. Peggio ancora andrà l’anno prossimo e quello dopo ancora, quando le vendite nei dodici mesi non raggiungeranno quota 253 milioni. 

 

Gartner distingue però tra due segmenti di mercato, quello dei Pc “tradizionali” (da scrivania e portatili) e quello degli “ultramobile premium” (modelli super leggeri e di fascia alta): per i primi le vendite caleranno decisamente, dai 195,3 milioni di unità consegnate nel 2018 ai 187,2 milioni stimati per il 2019, mentre i secondi cresceranno da 64,4 a 69,8 milioni di unità. “La diatriba commerciale in corso tra Stati Uniti e Cina, e la potenziale applicazione di dazi quest’anno, probabilmente, avranno un impatto sul mercato dei Pc”, commenta Atwal. In compenso, l’incentivo della migrazione a Windows 10 (specie per chi ancora fosse ancorato a Windows 7) continuerà a favorire i nuovi acquisti sia quest’anno sia il prossimo.

 

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