L’azienda guidata da Evan Spiegel avrebbe rilevato la startup francese, mettendo sul piatto una cifra compresa fra i 250 e i 350 milioni di dollari. La tecnologia dell’applicazione parigina sarebbe alla base del nuovo servizio Snap Map, appena lanciato.
“Quest’applicazione sarà la prossima Snapchat?”. Questo è l’interrogativo che compare aprendo la pagina del Google Play Store di Zenly. Cos’è Zenly? Un’applicazione di mapping sociale nata in Francia che non potrà diventare la prossima Snapchat, perché l’azienda di recente quotata in Borsa ha deciso di rilevarla. Secondo le indiscrezioni che stanno circolando in queste ore, l’ex startup fondata da Evan Spiegel avrebbe pagato fra i 250 e i 350 milioni di dollari in contanti e azioni. L’operazione si sarebbe chiusa a fine maggio e Zenly dovrebbe continuare a operare come realtà indipendente. Anche perché l’interesse di Snap è un altro: la società avrebbe basato il nuovo servizio Snap Map, appena lanciato, proprio sulla tecnologia della startup parigina.
Secondo dati di Sensor Tower, Zenly sarebbe stata scaricata quattro milioni di volte fra dispositivi Android e iOs, con il 28 per cento dei download provenienti dalla Francia, il 12 per cento dalla Corea del Sud e l’8 per cento dal Giappone. Ma cosa offre il servizio? L’app permette agli utenti di rimanere in contatto mostrando, grazie al Gps e alla geolocalizzazione, la presenza di amici e parenti su una mappa. In questo modo è possibile contattare subito le persone più vicine a sé per uscire insieme.
Zenly ha raccolto fino ad oggi 35,1 milioni di dollari di investimenti, incluso un round di serie B lo scorso settembre a firma del venture capital californiano Benchmark, del valore di 22,5 milioni di dollari. Si vedrà anche come reagiranno i mercati alla notizia: dopo il rally delle prime settimane il titolo di Snap è infatti sceso, tornando praticamente ai livelli dell’Ipo del 2 marzo.