Storwize, produttore di appliance di storage specializzati nella compressione dei dati, è stata acquisita da IBM.
La caratteristica delle appliance di Storewize è che gestisce e comprime i dati reali, quelli primari e non quelli destinati al backup come fanno altri compressori. Il vantaggio evidente è che si riduce dell'80% il fabbisogno di storage fisico, ossia nello stesso storage si mettono un volume di dati 5 volte superiore a prima.
Storwize acquisita da IBM per comprimere i dati
Non solo, grazie alla compressione i file dei database occupano meno spazio e le applicazioni di business analytics possono operare su un maggior numero di dati storici provenienti da fonti diverse senza dover aggiungere nuovo spazio storage. I dati compressi dal
Random Access Compression Engine di Storwize rendono anche i carichi di lavoro transazionali quattro volte più veloci.
Ultimo, ma non trascurabile vantaggio, è che
in sole 4 ore s'installa e va.
Come fanno notare in IBM, Storwize non è che la più recente acquisizione nell'ambito storage. Fa seguito a alla tecnologia di de-duplicazione di
ProtecTIER, all’architettura di storage su disco di alta gamma
XIV, che fornisce le prestazioni necessarie per rendere i dati rapidamente disponibili per l’analisi.
Oltre alle novità generate dai tecnici IBM:
Scale-out Network Attached Storage (SONAS) per supportare diversi petabyte di storage in un unico file system e il
System Storage Easy Tier IBM, che utilizza il monitoraggio continuo delle prestazioni per spostare solo i dati maggiormente attivi verso i più veloci drive a stato solido (SSD), sul sistema di storage su disco di punta di IBM DS8700.
L’appliance Storwize funzionerà con i diffusi sistemi NAS, tra cui IBM N series e SONAS, così come con sistemi NAS non-IBM, di EMC, HP, NetApp e altri.