24/06/2015 di Redazione

Sulla nuvola o in azienda, il codice si sdoppia con Replicated

La startup ha annunciato i primi clienti a cui offre versioni beta dei propri prodotti, che consentono ai provider di soluzioni Software-as-a-Service di creare copie on-premise di applicativi pensati inizialmente solo per il cloud. Grazie ai container, si

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Installare una versione di un applicativo sulla nuvola e replicarla poi in pochi secondi su sistemi on-premise. È quanto permette di realizzare Replicated, una startup nata con l’obiettivo di fornire un’ulteriore possibilità ai provider di soluzioni Software-as-a-Service (SaaS): creare copie dei propri programmi destinate alle infrastrutture aziendali senza bisogno di riscrivere il codice, sfruttando le potenzialità dei container e risparmiando quindi risorse. Il dilemma SaaS od on-premise trova quindi una soluzione. Non è obbligatorio scegliere un’opzione o l’altra, perché volendo si possono avere entrambe. E, soprattutto, i provider possono offrirle tutte e due. Replicated ha annunciato di essere entrata in una fase beta, con una serie di clienti che sta testando la propria offerta. Inoltre, la startup è riuscita a raccogliere 1,5 milioni di dollari in seguito a un round di finanziamenti, grazie soprattutto a fondi di venture capital come BoldStart, Founder Collective e Mucker Capital.

Tra i primi utenti della compagnia si trovano altre realtà innovative come Travis-Ci, Code Climate e Npm. L’attività di Replicated è potuta decollare grazie allo sviluppo della tecnologia di containerizzazione e dell’arrivo di progetti open source come Docker, che hanno dato grande impulso a questa nuova branca della programmazione. I creatori della startup, Grant Miller e Marc Campbell, hanno avuto l’intuizione dopo aver osservato un semplice fatto.

Le grandi aziende esitano ancora ad affidarsi a soluzioni as-a-Service, ma potrebbero dimostrarsi interessate alle funzionalità offerte da questi prodotti. Purtroppo, i provider spesso non dispongono delle risorse necessarie per sviluppare versioni on-premise delle applicazioni. Un problema che può essere aggirato ricorrendo ai container, che consentono di scrivere il codice senza curarsi troppo dell’ambiente in cui verrà poi eseguito, aumentando al massimo la portabilità.

Una volta installato, il programma di gestione realizzato da Replicated fornisce informazioni relative a un’istanza su una dashboard dedicata, allerta l’utente della disponibilità di aggiornamenti, si integra con sistemi come Active Directory e Lightweight Directory Access Protocol e offre anche strumenti di auditing e servizi di backup. Secondo quanto mostrato dalla stessa startup in una dimostrazione online, la replicazione può essere avviata e conclusa con successo in soli otto minuti. Considerando che la containerizzazione è solo agli inizi e i margini di miglioramento sono notevoli, sembra che Replicated possa avviarsi tranquillamente su un sentiero lungo e pieno di soddisfazioni.

 

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