11/04/2016 di Redazione

Thomas di Giacomo nuovo Cto di Suse: il futuro è software-defined

L’azienda ha nominato l’ex chief technology officer di Swisscom Hospitality Services e Hoist Group come responsabile dello sviluppo dell’offerta basata su software open source: si va da Linux al portafoglio PaaS e IaaS, passando per container, Nfv e orche

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Non solo Linux, ma anche virtualizzazione delle funzioni di rete (Nfv), soluzioni PaaS e IaaS, container e orchestrazione. Dovrà sovrintendere allo sviluppo di questo ampio portafoglio d’offerta Thomas Di Giacomo, nominato nuovo chief technology officer di Suse. L’azienda ha scelto l’ex Cto di realtà come Swisscom Hospitality Services e Hoist Group per rafforzare la crescita di soluzioni che hanno nel software il proprio punto di forza: dal sistema operativo Linux alle infrastrutture cloud Openstack, passando per i sistemi di storage basati su Ceph. Come nuovo Cto di Suse, Di Giacomo (che riporterà direttamente al Ceo, Nils Brauckmann) prevede infatti per il mondo enterprise un futuro incentrato su tecnologie di tipo software-defined e modellato sulla nuvola.

“I responsabili It devono affrontare la sfida della business continuity e della riduzione dei costi, riuscendo allo stesso tempo a migliorare l’agilità operativa e a innovare per creare un vantaggio competitivo”, ha commentato il manager. “Ci troviamo ora nel mezzo di una rivoluzione software-defined accesa da innovazioni open source, che metteranno a disposizione le tecnologie enterprise e la scalabilità economica che occorrono per poter rispondere a questa sfida”.

Di Giacomo ha conseguito un Ph.D. in scienze dell'informazione all’Università di Ginevra, dove ha anche lavorato come ricercatore senior sia su progetti accademici sia su iniziative congiunte con aziende come Lg, Samsung, France Telecom, Siemens, Deutsche Telekom, T-Systems, Telecom Italia, Sony e Microsoft.

 

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