Uber, incidente mortale con driverless car: sospesi tutti i test
La vittima è una donna di 49 anni di Tempe, in Arizona, che stava attraversando un incrocio spingendo una bicicletta a mano. Il tester a bordo del veicolo (una Volvo Xc90) non è riuscito a riprendere il controllo della vettura in tempo. L’azienda e le forze dell’ordine locali stanno ricostruendo la dinamica della vicenda.
Pubblicato il 20 marzo 2018 da Redazione

Uber ha sospeso temporaneamente tutti i test con i propri veicoli a guida autonoma dopo che una donna di 49 anni è stata investita e uccisa a Tempe, in Arizona, da una vettura in modalità autopilot. Per motivi ancora da capire la persona a bordo della macchina non è riuscita a riprendere il controllo del volante in tempo e la donna, identificata in Elaine Herzberg, è deceduta in ospedale poco dopo l’incidente. Sembra che Herzberg stesse attraversando l’incrocio sulle strisce pedonali spingendo una bicicletta. “Arrivano notizie davvero tristi dall’Arizona”, ha twittato Dara Khosrowshahi, Ceo di Uber. “I nostri pensieri vanno alla famiglia della vittima e stiamo collaborando con le forze dell’ordine locali per capire cosa è successo”. Tempe è una delle cinque città in cui l’azienda californiana sta testando le proprie tecnologie di guida autonoma su strada. Le altre quattro sono Phoenix, Pittsburgh, Toronto e San Francisco. Le sperimentazioni sono partite a febbraio dell’anno scorso.
Quello di ieri è il primo incidente di questo genere, ma la donna investita a Tempe non è la prima vittima delle driverless car. Nel 2016 un tester di Tesla morì a bordo di una Model S con Autopilot attivato, dopo essersi schiantato contro un autoarticolato che stava attraversando un incrocio. Da quando sono partiti i test su strada dei principali colossi hi-tech, comunque, si sono verificati soltanto incidenti minori e con un tasso decisamente inferiore rispetto ai veicoli guidati dagli umani.
Ma è naturale che un fatto di questa portata stia ora rimettendo in discussione tutti i progetti di driverless car, su cui anche le case automobilistiche stanno investendo miliardi di dollari. I due costruttori partner di Uber, Toyota e Volvo (il modello coinvolto nel sinistro è proprio una Volvo Xc90), al momento non hanno voluto rilasciare dichiarazioni circa l’evolversi della collaborazione con la società californiana.
Malgrado sembra non fossero presenti testimoni oculari sul luogo della tragedia, sarà comunque abbastanza semplice ricostruire la dinamica dell’incidente, in quanto la vettura di Uber è equipaggiata con sensori, telecamere, radar e Lidar: sarà sufficiente estrarre dati e video dagli strumenti a bordo per capire quanto successo sulle strade di Tempe.
Sarà sufficiente una sciagura così per interrompere definitivamente lo sviluppo dei veicoli a guida autonoma? Difficile dirlo. Ad oggi sono già 33 gli stati americani che hanno introdotto norme specifiche per queste vetture, mentre il governo federale ha pubblicato soltanto delle linee guida volontarie per tutte quelle aziende che intendono testare pubblicamente delle auto senza conducente in carne e ossa.
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