28/07/2017 di Redazione

Utili in calo, ma Amazon porta ricchezza nelle tasche di Bezos

Nel secondo trimestre l'azienda di Seattle ha fatturato 38 miliardi di dollari, crescendo del 25% anno su anno, mentre gli utili sono crollati. La giornata dedicata ai clienti Prima è stata la più ricca di sempre. Il Ceo, intanto, tallona Bill Gates sul p

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Amazon continua a vendere e fatturare, anche a discapito degli utili, continuando a migliorare e diversificare il servizio. Il suo modello di business, travolgente e distruttivo (ne sanno qualcosa i concorrenti, scalfiti dalle politiche di prezzo aggressive del colosso di Seattle) e gli onerosi investimenti hanno portato la società a fatturare 37,96 miliardi di dollari nel secondo trimestre di quest'anno, il 25% in più rispetto ai 30,4 miliardi di un anno prima, mentre l'utile netto del periodo aprile-giugno è calato drasticamente (-77%) a 197 milioni di dollari, contro gli 857 milioni del 2016. L'utile per azione si è limitato a 40 centesimi di dollaro, contro gli 1,78 dollari di un anno prima.

Ecco perché, nonostante il numero sul fatturato abbia sorpassato le previsioni degli analisti (37,2 miliardi), alla luce della trimestrale il titolo ha perso il 3% nella contrattazione after hours. Agli azionisti, però, dev'essere ben chiara a questo punto la strategia di una multinazionale che ha una visione di crescita di lungo periodo, anche a discapito dei profitti immediati. “Siamo stati molto trasparenti”, ha dichiarato il chief financial officer Brian Olsavsky ai giornalisti, “sul fatto che stiamo continuando a investire in attività caratterizzate da quattro elementi: i clienti le amano, possono diventare grandi, producono forti ritorni finanziari e sono durevoli nel tempo, per decenni”.

Nell'ultimo anno Amazon ha premuto l'acceleratore sui contenuti video (citiamo per esempio il lancio dei Channels in Germania e Regno Unito), sulla domotica abbinata all'intelligenza artificiale dello smart speaker Echo (con la nuova versione dotata di schermo, e con un restyling di quella classica in programma), sul servizio di vendita e consegna di prodotti alimentari Prime Now, senza contare l'ampliamento di funzionalità del cloud di Aws. Nel trimestre, conseguentemente, le spese operative sono salite del 28% anno su anno, fino a 37,3 miliardi, mentre i costi di consegna sono aumentati del 36%. Vanno poi considerati gli stipendi: fra 2016 e 2017 la forza lavoro si è allargata del 42% fino a includere 382.400 persone.

 

Il calo in Borsa certo non preoccupa per ora Jeff Bezos, considerando che nell'utlimo anno l'amministratore delegato ha gonfiato il proprio tesoretto personale fino a 89,3 miliardi di dollari. Un patrimonio che lo porta vicinissimo al primatista Bill Gates, che con i suoi 90,7 miliardi di dollari è indicato da Bloomberg come l'imprenditore più danaroso al mondo.

 

 

(Fonte: Bloomberg)

 

Come d'abitudine, pubblicando il bilancio trimestrale Amazon ha snocciolato qualche altra informazione. Il Prime Day di quest'anno (10 e 11 luglio) ha superato le due precedenti edizioni, con oltre 40 milioni di articoli venduti. Nel corso del 2016 la società di Seattle è stata il primo acquirente business di energia rinnovabile negli Stati Uniti (secondo il report “State of Green Business” del 2017) e può contare attualmente su una decina di grandi impianti fotovoltaici, mentre almeno altri quaranta saranno completati entro la fine del decennio. Per i servizi cloud di Aws si preannunciano novità: l'anno prossimo saranno inaugurati nuovi data center a Hong Kong e negli Stati Uniti (qui, a beneficio dell'offerta GovCloud, destinata agli enti governativi).

 

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