Il codice sorgente di webOS 3.0.5 è pronto: HP l'ha battezzato webOS Community Edition in omaggio alla comunità open source che si è occupata del progetto dopo avere sospeso lo sviluppo interno. Grazie a questa release gli sviluppatori di terze parti avranno un supporto completo e funzionale per scrivere applicazioni per il TouchPad e per eventuali successori, e potranno anche modificare le app esistenti.
webOS Community Edition
La tabella di marca quindi è stata rispettata, anche se è presto per cantare vittoria: la strada per la conversione di webOS da sistema operativo proprietario a software open source è ancora lunga. Al momento l'unica informazione è che l'azienda di Palo Alto intende pubblicare un'altra versione più aggiornata del sistema operativo nel mese di settembre. Si chiamerà webOS Open 1.0.
Il nodo più importante da sciogliere è cosa intende fare HP con questo prodotto: dopo la dismissione della divisione webOS e lo stop alla produzione del TouchPad non è chiaro se il tentativo open source in atto sia finalizzato a produrre in futuro tablet o smartphone con questo sistema operativo, se lo potranno usare altri produttori o se tutto il lavoro della community resterà solo un esercizio di stile.
HP ha già dichiarato che intende proporsi sul mercato a fine anno con una linea di tablet basati su Windows 8, che probabilmente cercherà di inserire in ambito aziendale dove ha più possibilità di successo rispetto all'agguerrito mercato consumer, dove disturbare Apple è tuttora molto, troppo, difficile per chiunque. Questo non esclude che in futuro possano arrivare prodotti webOS certo è che con iOS, Android e Windows 8 sul mercato c'è già molta carne al fuoco e un sistema proprietario non avrebbe vita facile, come dimostra il flop clamoroso del PlayBook di RIM.
Il futuro dubbio del prodotto non contribuisce certo a creare entusiasmo, ma forse un giorno qualche produttore con il palato più fine di HP potrebbe decidere di farne uso. Intanto chi è interessato può scaricarlo dal sito opensource.palm.com.