24/02/2025 di redazione

Completa e “democratica”, Microsoft Fabric è la nuova destinazione dei dati

Come funziona, a chi è rivolta e come adottare la piattaforma di Microsoft per lo storage, gli analytics e l’AI: il punto di vista e il ruolo di Axiante.

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Una piattaforma per l’integrazione dei dati e lo storage ma anche per gli analytics e l’intelligenza artificiale: si chiama Microsoft Fabric la proposta della società di Redmond, diversa da soluzioni alternative perché quasi onnicomprensiva. Si tratta, infatti, di uno strumento per la gestione completa, “end-to-end” come si suol dire, del ciclo di vita dei dati, dalla loro acquisizione e ingestione all’archiviazione, dalla trasformazione fino all'utilizzo con strumenti di front-end come Power BI. Ne abbiamo parlato con Dario Valsecchi, senior consultant di Axiante, che ci ha descritto le caratteristiche principali di questa soluzione e i suoi vantaggi.

Che cos’è Microsoft Fabric?

"Per capire di che cosa si tratti dobbiamo guardare a come è nata. In precedenza Microsoft offriva diversi strumenti separati, come Synapse Analytics, Data Factory, Purview e altri, gestiti come servizi indipendenti. L’uso di questi diversi servizi comportava, per le aziende clienti, la necessità di configurare connessioni e sistemi di sicurezza complessi per spostare i dati tra le varie componenti. Microsoft ha quindi deciso di creare un prodotto unificato, una soluzione Software-as-a-Service (SaaS) basata su cloud e comprensiva di Power BI, Data Fabric, data warehouse e dello stesso Synapse.

Bisogna sottolineare che non si tratta solo di un rebranding di prodotti esistenti, perché è stato realizzato un repository comune per tutti gli strumenti, chiamato OneLake. È un data lake di seconda generazione che elimina la necessità di spostare i dati tra repository e che riduce la duplicazione, con conseguente risparmio sui tempi di elaborazione. Inoltre, per l’ingestione dei dati, in Microsoft Fabric sono stati introdotti i Data Flow di seconda generazione, strumenti visuali low-code per acquisire, trasformare e caricare i dati direttamente in OneLake da diverse fonti, tramite connettori nativi API che funzionano su Aws, Azure e altri cloud".

Si tratta di una soluzione rivolta agli esperti di database, ai data scientist e agli analisti, o anche agli utenti non tecnici?

"Entrambe le cose. Apache Spark, incluso in Microsoft Fabric, è per esempio uno strumento rivolto a data scientist e data engineer, utile per lavorare sul data lake attraverso Python, SQL e Synapse. C’è però anche Power Query, uno strumento già presente in Power BI, che propone funzionalità user-friendly con cui poter creare in autonomia dashboard e report. Inoltre Microsoft Fabric è integrato con Copilot, tecnologia di intelligenza artificiale basata su Large Language Model che consente di eseguire ricerche e analisi dei dati tramite linguaggio naturale. Sono strumenti di facile utilizzo e quindi molto democratici, che permettono a tutti di lavorare con i dati".

Dario Valsecchi, senior consultant di Axiante

Dario Valsecchi, senior consultant di Axiante

A quali aziende consigliereste di valutare una soluzione di questo tipo?

"Il target ideale non sono le piccole aziende, considerando l’ampiezza della piattaforma e anche i costi associati al cloud, ma d’altro canto non ci sono particolari limitazioni a un settore o a un altro. Microsoft Fabric è una soluzione trasversale, che considera il dato come un 'prodotto' e mette a disposizione dei servizi utili per aziende di qualsiasi comparto o mercato".

Come vengono garantiti la sicurezza e il controllo sui dati?

"Piattaforme come Microsoft Fabric sono progettate per garantire una gestione efficace della sicurezza e della compliance, innanzitutto attraverso la segregazione dei dati. Mentre in Synapse gli aspetti di sicurezza vanno configurati per ciascuno strumento, in Microsoft Fabric la gestione delle autorizzazioni è centralizzata e quindi più semplice. Le aziende devono solo configurare gli aspetti generali di sicurezza, ad esempio tramite tecniche di data masking".

E per quanto riguarda i costi?

"La fruizione si basa su un modello pay-per-use, quindi è importante monitorare le query intensive per evitare di ritrovarsi con costi elevati da sostenere. È comunque disponibile uno strumento grafico che permette di visualizzare le computazioni in corso e i relativi costi. Va aggiunto che il modello SaaS ha certamente dei vantaggi, come il fatto di ricevere aggiornamenti istantanei di patch e grafica, e quindi di non avere più la necessità di un team dedicato alla manutenzione".

Come affrontare l’implementazione di un sistema esteso quale Microsoft Fabric?

"L'implementazione non è sempre semplice. A volte anche nelle grandi aziende, nonostante una cultura del dato consolidata, può essere difficile gestire il cambiamento, specialmente con un management di vecchia generazione. Nello stesso tempo è fondamentale analizzare il flusso operativo e dei dati, valutare l’ecosistema esistente, le infrastrutture e i processi, per poi definire una roadmap di adozione graduale. È essenziale, inoltre, progettare un’architettura di data governance, definendo le connessioni e la localizzazione dei dati. All’interno di OneLake si possono creare data warehouse specializzati per le diverse funzioni aziendali.

Bisogna anche automatizzare l’integrazione dei dati tratti da Erp, Crm e database di produzione e lo si può fare tramite pipeline di Data Factory, seguendo architetture cosiddette “a medaglione” (in cui i dati vengono divisi su più livelli, bronzo, argento e oro, a seconda della loro struttura e qualità). L’integrazione di nuove tecnologie non è mai un processo semplice: richiede competenze specifiche, una visione d’insieme e la capacità di adattare le soluzioni alle reali esigenze aziendali.

Affidarsi a un Digital Innovation Integrator come Axiante per implementare soluzioni di Master Data Management come Microsoft Fabric è dunque una scelta che può fare la differenza per le organizzazioni che vogliono sfruttare al meglio questa piattaforma, garantendo un approccio strutturato al progetto. In questa direzione consigliamo ai clienti di iniziare da una componente, da una piccola parte del progetto per testare la nuova soluzione, andare 'live' e far interiorizzare i nuovi strumenti step by step agli utenti facendone cogliere i vantaggi e poi procedere con i successivi passi".

 

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Oltre a essere una sua componente, l’intelligenza artificiale può essere di supporto anche nel processo di implementazione? E qual è, invece, il ruolo di un solution provider come Axiante?

"L'intelligenza artificiale supporta questo processo, eliminando molti errori manuali e accelerando la preparazione dei dati: questi sono pronti in pochi minuti e non in giorni, come accade utilizzando i fogli Excel. Tuttavia l’AI richiede di essere addestrata con campioni consistenti di dati di qualità, altrimenti non produrrà risultati corretti. E questa fase è ancora responsabilità umana, da affidare a persone esperte.

Il supporto di un Digital Innovation Integrator come Axiante è prezioso perché affianca le aziende in tutte le fasi del progetto, nello sviluppo della soluzione, nella formazione degli utenti finali e dei data scientist e, ancora, nell'assistenza post-live".

In una battuta, perché usare Microsoft Fabric?

"Principalmente per il time-to-market ridotto, che è possibile dal momento che si utilizza un’unica piattaforma con sicurezza integrata. Tutti gli strumenti necessari legati al cliclo di vita del dato sono racchiusi in un unico ambiente. Inoltre, Microsoft Fabric facilita la democratizzazione delle operazioni sui dati favorendo lo sviluppo di un approccio data-driven in tutta l’organizzazione ma includendo anche strumenti sofisticati, rivolti alle figure più tecniche".

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