06/02/2024 di Roberto Bonino

Da 80 a 500 persone in due anni, l’ambizione di Capco

Partita in Italia da circa un anno, la società del gruppo Wipro si è già radicata nel mondo del finance con la propria proposta consulenziale. Il managing partner Paolo La Torre delinea gli obiettivi di crescita nel medio termine.

Image by Freepik

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Consulenza, analytics e digitalizzazione sono i pillar sui quali si è costruita l’identità di Capco, società del gruppo indiano Wipro, sbarcata lo scorso anno anche in Italia. Potrebbe rappresentare un problema la scelta genetica di operare unicamente sul mercato finanziario, terreno prediletto delle Big 4 e non solo, ma il managing partner Paolo La Torre, alla guida della filiale italiana, mette aventi i risultati acquisiti in un tempo pur breve di presenza: “La concorrenza c’è, indubbiamente, ma noi siamo specializzati in un mercato e ci poniamo come fattore di accelerazione dell’innovazione. In Italia siamo già presenti in cinque fra le principali banche e assicurazioni, dopo aver vinto delle gare dove, evidentemente, abbiamo potuto accreditarci come esperti”.

Un dato spicca su tutti: in un solo anno di attività, Capco Italia ha già raggiunto le 80 persone in organico: “Ma abbiamo un ambizioso piano di assunzioni, che ci porterà a essere in 500 alla fine del 2025. Per riuscirci, allargheremo le nostre competenze, entrando in ambiti come wealth e asset management”, mette in evidenza La Torre.

Per attirare l’attenzione degli operatori del finance, l’azienda punta non solo sulla specializzazione, ma anche e soprattutto sulla velocità di esecuzione dei progetti: “Seguiamo i clienti dall’ideazione al delivery, potendo far leva sulla nostra factory internazionale di sviluppo applicativo”, spiega La Torre. “Abbiamo sviluppato framework preconfezionati in ambiti oggi molto appetiti dai nostri interlocutori. Per esempio, possiamo costruire un servizio di onboarding digitale o supportare il calcolo del Tco sugli applicativi implementati in breve tempo, personalizzando quanto serve di un semilavorato già disponibile. I grandi del nostro settore non riescono a essere così rapidi e oggi, invece, il tempo è fondamentale anche per chi opera nel mondo finanziario. E poi, così anche i costi sono più contenuti”.

Paolo La Torre, managing partner di Capco Italy

Paolo La Torre, managing partner di Capco Italy

L’intelligenza artificiale è uno dei campi dove Capco ha investito con maggior convinzione, per approfittare dell’hype del momento, ma anche per dare concretizzazione alle aspettative che anche banche e assicurazioni nutrono. In particolare, il settore di ricerca presente in Canada ha messo a punto e istruito modelli di AI generativa utili per mettere a disposizione del personale interno degli istituti diverse tipologie di assistenti virtuali specializzati in ambiti come la gestione delle risorse umane o i call center: “Anche qui siamo già in grado di offrire soluzioni standardizzate, con modelli creati internamente e ridotta necessità di skillare persone”, rimarca La Torre.

Capco approccia il mercato in modo diretto, stringendo partnership con aziende di prodotto in caso di specifiche necessità. Anche questo spiega l’obiettivo di ambiziosa crescita dell’organico messa in piano: “Stringiamo rapporti fiduciari con i nostri clienti e siamo sempre impegnati in prima persona con le nostre persone”, sottolinea La Torre. “Le competenze sono uno dei nostri punti di forza e lo scambio interno ci porta a essere pronti tanto sui principali fronti di innovazione quanto sulla più tradizionale componente legacy. Non escludiamo comunque che la crescita possa avvenire anche tramite qualche acquisizione”.

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