(Immagine generata con l'AI)
Intelligenza artificiale ed Enterprise Resource Planning: quali sono i vantaggi dell'AI nell'Erp e che rapporto hanno queste due tecnologie? Che valore aggiunto può portare l’AI in un ambito consolidato e “core” come quello del software gestionale, e ci sono criticità da considerare? Lo abbiamo chiesto ad Alexandre Barroux, Ceo di Bonx, azienda francese specialista dell’Erp per le piccole e medie imprese manifatturiere.
Quali vantaggi comporta l’inserimento dell’AI in un Erp?
Non parliamo di tecnologie parallele, ma complementari. Il software Erp è la spina dorsale operativa, mentre l’AI è l’intelligenza che lo rende predittivo, adattivo e strategico. A differenza della Robotic Process Automation (Rpa), che automatizza compiti ripetitivi seguendo regole rigide, l’AI è in grado di apprendere dai dati, adattarsi al contesto e supportare decisioni sempre più accurate. In Bonx, ad esempio, l’AI aiuta a prevedere ritardi, ottimizzare la produzione e migliorare i margini. Non si limita a eseguire: capisce che cosa serve davvero e lo suggerisce in anticipo.
Dal vostro punto di vista, quello tra AI ed Erp è un incontro perfetto o ci sono criticità da considerare?
L’incontro tra AI ed Erp è potente, ma non è magia. Infatti, perché l’AI sia utile davvero, servono condizioni chiare con dati affidabili, contesti coerenti e obiettivi ben definiti. L’intelligenza artificiale può fare molto, ma va alimentata con informazioni corrette e comprensibili. Non sostituisce il lavoro dell’azienda ma lo amplifica, aiuta a prendere decisioni più veloci e a evitare errori. L’AI fa davvero la differenza nella vita operativa di tutti i giorni, ma ha bisogno di una base solida da cui partire.
Quali specifiche tecnologie di AI possono essere usate in un Erp?
Le applicazioni dell’intelligenza artificiale in ambito Erp sono tante e in continua evoluzione, con funzionalità che spaziano dall’analisi predittiva agli agenti AI, fino a nuovi modi di interagire con i dati. In Bonx oggi l’AI è già attiva in tre aree chiave: legge ordini e documenti e compila i campi necessari automaticamente, eliminando l’inserimento manuale; permette di generare dashboard semplicemente scrivendo ciò che si vuole vedere; e semplifica la pianificazione della produzione, dando la possibilità di spiegare i vincoli in linguaggio naturale. Inoltre, il nostro software è in continua evoluzione con molte nuove funzioni AI che verranno implementate in futuro.
Alexandre Barroux, Ceo di Bonx
Il mercato dell’Erp è storicamente presidiato da alcune Big Tech. Come si posiziona la vostra tecnologia in questo scenario?
Il mercato Erp è dominato da grandi player pensati per realtà molto strutturate. Bonx, invece, nasce con un focus verticale sulla gestione delle operations, a servizio delle Pmi manifatturiere. I nostro approccio è completamente diverso, prevendendo un’implementazione in poche settimane, un sistema no-code che dà autonomia agli utenti e una piattaforma evolutiva che si adatta nel tempo. I nostri clienti cercano controllo, velocità e semplicità; Bonx è una soluzione su misura senza necessità di sviluppi custom, pensato esattamente per la complessità delle Pmi.
Che obiettivi vi ponete sul mercato italiano?
Il nostro obiettivo è diventare il punto di riferimento per le Pmi manifatturiere italiane che vogliono modernizzare la gestione operativa senza complicarsi la vita. L’Italia ha un tessuto industriale straordinario, ma spesso ancora legato a strumenti lenti, frammentati o troppo rigidi. In questo Bonx punta a semplificare la gestione quotidiana delle piccole e medie imprese, rendendo accessibile una tecnologia che spesso è percepita come distante o complessa. Vogliamo cambiare l’idea che un Erp debba essere uno strumento difficile da gestire: il nostro obiettivo è fornire alle aziende un sistema semplice e intuitivo. Per essere ancora più vicini ai nostri clienti, stiamo lavorando all’apertura di un ufficio a Milano, che sarà il nostro hub commerciale e operativo per supportare la crescita sul territorio.