22/12/2025 di redazione

Percorsi di innovazione e crescita in un mercato più “maturo”

SB Italia punta a rafforzarsi nei settori ad alto potenziale ed espandersi ancora, con nuove acquisizioni.

Dalla gestione documentale all’intelligenza artificiale, SB Italia si propone alle aziende come partner per la trasformazione digitale. A Pietro Lanza, recentemente entrato in azienda come investitore, consigliere delegato e direttore generale, abbiamo parlato di innovazione, sovranità digitale e strategie di mercato.

Da poco è entrato a far parte di SB Italia come investitore, consigliere delegato e direttore generale. Quali obiettivi di posizionamento e di business porterà avanti, insieme al Ceo Massimo Missaglia? 

Entrare in SB Italia significa entrare in una realtà che ha già compiuto un percorso straordinario di crescita e innovazione. Il mio obiettivo, insieme a Massimo Missaglia, è consolidare i risultati raggiunti e accompagnare l’azienda verso una nuova fase di sviluppo, sempre in coerenza con la sua visione di lungo periodo. Le prossime tappe prevedono il rafforzamento della nostra presenza nei settori a più alto potenziale di crescita, con particolare attenzione alle esigenze emergenti in ambito digitalizzazione dei processi aziendali, intelligenza artificiale, Esg e data governance.

Stiamo inoltre investendo in modo deciso sulla crescita delle competenze interne, sulla formazione e sullo sviluppo di partnership strategiche che possano accelerare il nostro percorso di innovazione. Monitoriamo costantemente lo scenario competitivo per intercettare nuove opportunità e adattare la nostra strategia in modo proattivo, mantenendo l’obiettivo di generare valore sostenibile per i nostri clienti, i nostri collaboratori e tutti gli stakeholder. Il mio doppio ruolo – manageriale e come investitore – rappresenta un segnale di fiducia nel progetto SB Italia e nella sua capacità di creare ancora più valore nel lungo periodo.

Quale sarà per SB Italia la strategia dei prossimi anni? Proseguirete con le acquisizioni?

La nostra strategia guarda in due direzioni complementari. Da un lato, continueremo a investire nel perseguire una crescita organica robusta, alimentata dall’innovazione continua delle nostre soluzioni digitali (come Docsweb e AgileSign, che sono già leader nel supportare la digitalizzazione, l’efficienza e la sostenibilità dei processi aziendali) e dalla valorizzazione dell’intelligenza artificiale. Dall’altro, valuteremo acquisizioni mirate, in Italia e all’estero, che ci consentano di ampliare le nostre competenze, entrare in nuovi segmenti di mercato e generare sinergie significative.

L’obiettivo non è crescere a tutti i costi, ma rafforzare la leadership del Gruppo ampliando la value proposition in modo coerente e strategico. Le acquisizioni rappresentano per noi una leva per accelerare il percorso di internazionalizzazione, integrando nuove competenze, piattaforme tecnologiche e geografie senza perdere il focus sul core business e sui nostri clienti storici. Punteremo ad acquisizioni selettive e strategiche, orientate a realtà leader nei propri segmenti di mercato, ben posizionate e con un’offerta complementare rispetto alla nostra.

Cerchiamo aziende capaci di generare sinergie concrete, con una forte attenzione all’innovazione e una cultura organizzativa allineata alla nostra, basata su sostenibilità, agilità e forte focus su execution. Queste acquisizioni ci permetteranno non solo di estendere il nostro portafoglio di soluzioni con proposte innovative, ma anche di rafforzare il nostro posizionamento come partner di riferimento per le imprese che vogliono affrontare con successo le sfide della trasformazione digitale. In questo senso, Italia ed estero restano entrambi mercati strategici: sul territorio nazionale intendiamo consolidare ulteriormente la nostra presenza, mentre a livello internazionale guardiamo a contesti ad alto potenziale di crescita, dove possiamo portare la nostra esperienza e, al tempo stesso, arricchirci grazie a nuove best practice e know-how.

Come descriverebbe l’attuale scenario del mercato italiano, dal punto di vista della domanda? 

Il mercato italiano sta vivendo una fase di maturazione digitale molto interessante. Dopo anni in cui l’innovazione era vista come un costo, oggi le imprese la percepiscono come una leva strategica di competitività e sostenibilità. La domanda è trainata da tre fattori principali: la necessità di efficienza operativa in un contesto macroeconomico complesso; la spinta regolatoria ed Esg, che richiede maggiore trasparenza e tracciabilità dei processi; e, infine, l’intelligenza artificiale, che sta cambiando il modo di lavorare, di gestire i dati e di prendere decisioni. Gli investimenti si concentrano in particolare su automazione, data governance, cybersecurity e AI generativa, ma cresce anche l’attenzione verso soluzioni di Intelligent Document Processing e Digital Trust, come la firma digitale e la conservazione a norma: ambiti in cui SB Italia è già un punto di riferimento.

Pietro Lanza, consigliere delegato e direttore generale di SB Italia

Pietro Lanza, consigliere delegato e direttore generale di SB Italia

Che anno è stato, finora, il 2025 per SB Italia? E quali sono le vostre aspettative per il 2026? 

Il 2025 è stato un anno estremamente positivo: abbiamo consolidato la nostra crescita organica, rafforzato la presenza sul mercato enterprise e avviato nuove partnership strategiche. L’ingresso di nuovi investitori e manager ha dato ulteriore slancio alla nostra evoluzione verso un posizionamento internazionale. Ci aspettiamo di chiudere l’anno in corso con risultati in linea con gli obiettivi del nostro piano industriale e con un portafoglio sempre più orientato a soluzioni di AI, automazione e sostenibilità.

Guardando al 2026, prevedo una fase di accelerazione dell’intelligenza artificiale applicata ai processi, con una maggiore attenzione alla sovranità del dato e alla sicurezza digitale. Un’altra tendenza chiave sarà la sostenibilità tecnologica: le imprese non si limiteranno più a digitalizzare, ma cercheranno tecnologie in grado di misurare e ridurre l’impatto ambientale, un tema su cui SB Italia è già all’avanguardia.

Oggi si parla molto di sovranità digitale. Pensate sia realmente un’esigenza sentita dalle aziende utenti?

Assolutamente sì, è un tema centrale. La sovranità digitale non è solo una questione tecnologica o geopolitica, ma prima di tutto un tema di governance, fiducia e trasparenza. Le aziende vogliono sapere dove risiedono i propri dati, come vengono gestiti e da chi: è una condizione imprescindibile per poter innovare in modo sicuro e sostenibile. In questo senso, SB Italia si muove da tempo su una linea chiara: offriamo soluzioni pienamente Gdpr compliant, basate su infrastrutture sicure e controllate, e adottiamo un modello di intelligenza artificiale responsabile, in linea con i principi dell’AI Act e della norma ISO 42001. Siamo orgogliosi di essere la prima azienda italiana certificata ISO 42001, ancora prima del lancio della nostra piattaforma di AI, AI-Docs, che è nata proprio per coniugare innovazione, sicurezza e rispetto della normativa europea.

Crediamo in una “via europea” all’innovazione, dove la tecnologia rimane al servizio delle persone, della società e dei valori, non il contrario. Le imprese italiane ed europee stanno maturando questa consapevolezza: la vera competitività del futuro si costruisce sulla fiducia digitale, e noi vogliamo essere un partner di riferimento in questo percorso.

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