Bing ed Edge proseguono nella trasformazione basata sull’AI. Microsoft sta scoprendo in prima persona che il percorso dell’intelligenza artificiale applicata al Web è affascinante e forse un po’ inquietante. Di sicuro è un percorso accidentato, dove a volte è necessario tornare indietro e ripartire. Dopo una rapida sperimentazione di alcune novità all’interno del motore di ricerca e del browser, sono emersi aspetti positivi ma anche punti deboli da correggere. Le nuove funzionalità di Search, Answers, Chat e Creation hanno ottenuto un buon apprezzamento da chi, in 169 Paesi del mondo, le ha testate in anteprima.
Non tutto ha funzionato al meglio: si è visto, per esempio, che il chatbot integrato in Bing può andare in tilt se deve rispondere a domande complesse, e che tende a replicare il tono della Èconversazione scelto dall’utente. Microsoft ha però fatto sapere che il 71% dei feedback ricevuti era positivo, e che le critiche sono servite (e serviranno) per introdurre alcune correzioni.
Intanto le applicazioni mobili di Bing e di Edge aggiornate con le nuove funzioni di ricerca, risposta, chat e creazione sono ora disponibili come anteprima sia per i dispositivi basati su Android sia per iOS. L’app del motore di ricerca è stata rivista nell’aspetto e in alcune funzioni: toccando l'icona di Bing in basso, si apre una sessione di chat che prevede le stesse modalità di interazione proposte su desktop (dall’home page di Microsoft Edge). Inoltre, sia dall’app sia da desktop, è possibile eseguire su Bing delle ricerche vocali.
Per risolvere alcuni dei problemi riscontrati nel test, è stato deciso di aumentare a sei il numero di chat disponibili per sessione e a sessanta le chat totali della giornata. Prossimamente questo limite sarà portato a cento. Si procede un passo alla volta, considerando le controversie e le implicazioni di una tecnologia che può condizionare il modo in cui le persone accedono alle informazioni, ancor più di quanto già non facciano normalmente i motori di ricerca Web. Microsoft ha detto che la comunità dei tester ha “espresso la volontà di sfruttare le capacità di Bing anche in conversazioni estese”, dunque l'azienda continuerà a lavorare per integrare la funzione di chat nel motore di ricerca e per “trovare la modalità migliore per farlo responsabilmente”.
In futuro, oltre alla già citata estensione del numero massimo di chat per sessione e per giornata, su Bing debutterà un pulsante che consentirà di impostare il tono della conversazione e il tipo di risposta del chatbot. Scegliendo l’opzione “precise” si otterranno risposte più brevi e mirate sulla query, mentre nella modalità “creative” Bing fornirà risposte più lunghe e articolate. La via di mezzo sarà l’opzione “balanced”. L’obiettivo di Microsoft è quello di “offrire un maggiore controllo sul tipo di comportamento della chat per soddisfare al meglio le esigenze degli utenti”.
Tornando al presente, un’altra novità già disponibile è l’integrazione di Bing nell’app mobile di Skype: in sostanza, senza lasciare la chat in corso si possono ora eseguire rapide ricerche attingendo all’intero Web. È sufficiente “chiamare” il motore di ricerca digitando “@Bing” e scrivere la domanda a cui si cerca risposta. Microsoft ha già fatto sapere di voler portare questa funzione, una volta affinata, anche all’interno di Teams.