(Immagine: Qualcomm Technologies)
Nuova vita per Arduino: sarà acquisita da Qualcomm Technologies, una mossa che permetterà di affrontare con più forza le nuove sfide dell’era dell’intelligenza artificiale. Il colosso dei semiconduttori e la società hardware e software di Ivrea hanno firmato un accordo vincolante, appena annunciato ufficialmente, senza dettagli sul valore economico dell’operazione. “La finalizzazione dell’accordo è soggetta all’approvazione normativa e ad altre consuete condizioni di chiusura”, specifica il comunicato stampa.
L’attuale Ceo di Arduino, Fabio Violante, manterrà l’incarico, mentre è ancora in via di definizione il futuro ruolo di Massimo Banzi, fondatore dell’azienda, secondo quanto da lui stesso dichiarato al Corriere della Sera. Nella medesima intervista, l’imprenditore e informatico ha ammesso che era arrivato “il momento giusto” per vendere l’azienda, date le attuali “sfide legate all’intelligenza artificiale estremamente complesse”, che una piccola realtà come Arduino non può affrontare da sola e per le quali “serviva un partner molto grande”. A suo dire, Qualcomm permetterà ad Arduino di “poter continuare la missione di semplificare la tecnologia e mantenere l’approccio open source” che da sempre la caratterizza.
Passato, presente e futuro di Arduino
Fondata nel 2005 in Canavese, nella città dell’Olivetti (il nome del’azienda è ispirato infatti all’Arduino che fu marchese d'Ivrea e re d'Italia dal 1002 al 1014), l’azienda di Massimo Banzi ha portato avanti con successo l’idea di una tecnologia informatica a basso costo, personalizzabile, programmabile e “fai-da-te”, rivolta a studenti, appassionati ed esperti in materia. Una tecnologia che cerca di restare al passo con i tempi, come dimostrano le più recenti soluzioni proposte. Il nuovo Arduino UNO Q è la prima scheda a doppio processore dell’azienda a utilizzare Qualcomm Dragonwing, un chip (presentato lo scorso febbraio) con RFID integrato, funzioni di intelligenza artificiale e connettività 5G, destinato a sistemi di calcolo edge in settori come retail, logistica e industria. Più precisamente, quello in uso è un processore Dragonwing QRB2210.
Arduino UNO Q si presenta, quindi, come un computer a scheda singola ma con architettura “dual-brain”, che mette insieme un microprocessore compatibile con Linux Debian e un microcontrollore in tempo reale. Le possibili applicazioni spaziano dalla domotica ai sistemi di automazione industriale.
Altra novità è Arduino App Lab, un ambiente di sviluppo integrato (Integrated development environment, Ide) che, spiega l’azienda, “unifica l’esperienza Arduino attraverso flussi basati su Real-Time OS, Linux, Python e AI, semplificando la creazione, il test e l’implementazione dei progetti”. In sostanza, è una piattaforma open-source che promette di aiutare gli sviluppatori a realizzare soluzioni basate su intelligenza artificiale, dall’ideazione, ai prototipi, alla produzione. UNO Q è la prima scheda Arduino a supportare questo nuovo ambiente di sviluppo, pur mantenendo la compatibilità con l’Ide Arduino
Prodotti specifici a parte, quale sarà il futuro di Arduino (e per i 33 milioni di sviluppatori e utenti della sua community) all’interno di Qualcomm? L’azienda italiana “continuerà a operare come marchio indipendente, mantenendo intatti i propri strumenti e la propria missione, oltre a supportare una vasta gamma di microcontrollori e microprocessori di diversi produttori di semiconduttori”, si legge nel comunicato stampa che annuncia l’acquisizione. Arduino, inoltre, manterrà “il suo approccio e il suo spirito di community, aprendo al contempo una piattaforma full-stack per lo sviluppo moderno, con Arduino UNO Q come primo passo”.
“Unire le forze con Qualcomm Technologies ci permette di potenziare il nostro impegno verso accessibilità e innovazione”, ha dichiarato Violante. “Il lancio di UNO Q è solo l’inizio: siamo entusiasti di fornire alla nostra community globale strumenti potenti, in grado di rendere lo sviluppo dell’IA intuitivo, scalabile e aperto a tutti”.
“La nostra passione per la semplicità, l’accessibilità e il senso di community ha dato vita a un movimento che ha trasformato la tecnologia”, ha detto, invece, Banzi. “Entrando a far parte di Qualcomm Technologies, porteremo strumenti di intelligenza artificiale all’avanguardia alla nostra community, restando fedeli a ciò che da sempre ci sta più a cuore”.
Dal punto di vista del compratore, l’acquisizione è utile perché permette di rafforzare il legame con gli sviluppatori e l’offerta di tecnologie per sistemi edge. “Con le acquisizioni di Foundries.io, Edge Impulse e ora Arduino, stiamo accelerando il nostro progetto di democratizzazione dell’accesso alle nostre tecnologie all’avanguardia nel campo dell’intelligenza artificiale e dell’informatica per la community globale degli sviluppatori” , ha commentato Nakul Duggal, Group General Manager Automotive, Industrial and Embedded IoT di Qualcomm. “Arduino ha costruito una vivace community: unendo la loro filosofia open source con il portafoglio di prodotti e tecnologie all’avanguardia di Qualcomm Technologies, stiamo aiutando milioni di sviluppatori a realizzare soluzioni intelligenti in modo più rapido ed efficiente, offrendo anche un percorso chiaro verso la commercializzazione globale, sfruttando la portata del nostro ecosistema”.