25/07/2025 di redazione

Denodo aiuta anche i non esperti ad andare in profondità nei dati

Con la nuova funzionalità DeepQuery, l’AI generativa può dare risposta a domande complesse e aperte, analizzando dati interni ed esterni all’azienda.

https://it.freepik.com/psd-gratis/rendering-3d-delle-domande-sfondo_194715136.htm#fromView=search&page=1&position=5&uuid=9c58b1ea-03a6-4bf0-bc33-3b169135b087&query=questions+and+answers

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La deep search, cioè la ricerca “profonda” tra i dati, tesa a dare risposta a domande complesse e aperte, è una delle abilità dell’intelligenza artificiale, o meglio di determinati algoritmi di AI generativa che riescono a gestire ragionamenti di livello superiore. Funzionalità di deep research negli ultimi mesi hanno iniziato a comparire all’interno di servizi di GenAI più o meno generalisti, tra cui anche ChatGpt. Esistono però anche strumenti più specializzati e che operano all'interno di data platform, come quello appena presentato da Denodo.

Denodo DeepQuery, questo il nome, è una funzionalità di deep research che può trovare risposte a domande di business complesse e aperte, senza limitarsi (come fanno altre soluzioni di GenAI) a riformulare contenuti esistenti e a collegare tra loro report e altre fonti senza particolari “ragionamenti”. La tecnologia di Denodo si collega a molteplici fonti di dati e sistemi, sia interni all’azienda (per esempio Erp, Crm, sistemi di produzione, database di vario tipo) sia esterni (per esempio applicazioni terze, fonti Web, documenti condivisi da fornitori, clienti o partner), con la capacità di leggere vari formati.

In pochi minuti si ottengono “risposte ben strutturate, spiegabili e basate su informazioni aggiornate in tempo reale”, ha spiegato Denodo, fornendo qualche esempio. In tempi rapidi, nell'ordine di minuti, è possibile avere risposte a domande come “Perché i deflussi di fondi hanno subito un’impennata lo scorso trimestre?”, oppure “Che cosa sta guidando i cambiamenti nella customer retention nei diversi Paesi?”. 

“Il vero potenziale dell’AI per le aziende non risiede solo nella capacità di generare risposte, ma nella comprensione dell’intero contesto che vi sta alla base”, ha commentato Angel Viña, Ceo e fondatore di Denodo. “Con DeepQuery stiamo sbloccando questo potenziale, combinando l’intelligenza artificiale generativa con l’accesso governato e in tempo reale all’intero ecosistema dei dati aziendali, indipendentemente da dove risiedano. A differenza delle soluzioni isolate e legate a un singolo archivio, DeepQuery sfrutta una semantica unificata e arricchita, a partire da diverse fonti distribuite, permettendo all’AI di ragionare, spiegare e agire sui dati con una profondità e una precisione senza precedenti”. 

 Pensata per essere parte integrante del Denodo AI Sdk (Software Developement Kit), DeepQuery è anche uno strumento a disposizione di sviluppatori ed esperti di AI aziendali, che potranno testarla e integrarla all’interno di applicazioni di vario tipo, inclusi agenti e assistenti AI. La nuova funzionalità è ancora in fase di sviluppo e attualmente disponibile in anteprima riservata per aziende selezionate: verrà perfezionata anche in base ai feedback dei clienti che partecipano al programma AI Accelerator Program, in attesa della sua disponibilità generale già prevista “a breve”. Denodo ha anche annunciato la disponibilità del supporto Mcp (Model Context Protocol) all’interno del proprio AI Sdk. 

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