Le accuse di Oracle erano fondate: Hp ha ammesso ufficialmente l'esistenza di un contratto con Intel per lo sviluppo di Itanium, con investimenti di Hp che confluiscono a Santa Clara. Però, secondo Palo Alto, non c'è nessun segreto e niente è illegale, Hp è legata a Intel per lo "sviluppo della fornitura di microprocessori Itanium di nuova generazione di categoria enterprise mission-critical per tutta questa decade", e dato che è nell'interesse di Hp che Intel prosegua nello sviluppo di Itanium è legittimo che il produttore venga finanziato.
Hp ha ammesso di pagare Intel per lo sviluppo di Itanium e denunciato Oracle presso 'antitrust euroepeo
La dichiarazione di Hp non chiarisce del tutto se l'opinione
disfattista di Oracle riguardo a Itanium fosse fondata o meno. Da una
parte c'è chi considera significativo il silenzio di Intel in tutta
questa vicenda, che non è mai scesa in campo pubblicamente per prendere
le parti di uno o dell'altro produttore.
Il dubbio quindi resta: se Hp non avesse aperto i rubinetti per finanziare Intel, quale sarebbe stato il destino di Itanium?
Secondo Oracle la risposta è affermativa, ma forse in Itanium non ci
crede più poi così tanto nemmeno Hp, considerato ha svelato il progetto Odissey post Itanium questa settimana.
Non c'è nemmeno il tempo di pensare a una risposta che Hp ha fatto un altro passo contro Oracle: ha chiesto l'intervento della Commissione Europea antitrust affinché indaghi sulle politiche commerciali dell'avversaria, che secondo l'accusa sfrutterebbe la sua influenza di fornitore software per sfavorire Hp e i prodotti Itanium.
La denuncia parte dallo stesso presupposto di quella che ha dato il via al processo negli Stati Uniti: secondo Hp Oracle starebbe sconsigliando ai suoi clienti di adottare server Itanium facendogli credere che sono defunti, per spingerli a migrare verso i server e i chip Sparc di Sun Microsystems.