16/09/2013 di Redazione

Il tablet si virtualizza con VMware Workstation 10

L’ultima versione del software introduce il supporto a Windows 8.1 e una serie di sensori che consentono alle applicazioni eseguite su una macchina virtuale di rispondere quando si usa un tablet. Presentata anche la nuova release di Fusion 6 e di Fusion 6

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Una virtualizzazione senza confini, capace di far dialogare fra loro tablet e workstation, sistemi operativi Windows e computer Mac. Le innovazioni introdotte da VMware nei tre prodotti appena rilanciati, cioè i software Workstation 10, Fusion 6 e Fusion 6 Professional, vanno nella direzione di un computing sempre più libero, multi-piattaforma e multi-device, non solo nel tempo libero del comune utente ma anche in ambito lavorativo.  Il tutto, ovviamente, sfruttando i vantaggi della virtualizzazione.


Workstation 10 è l’ultima versione del pluripremiato software per la virtualizzazione, aggiornata con caratteristiche inedite e miglioramenti di usabilità. Innanzitutto, la funzione “easy install” riconosce ora Windows 8.1 e le nuove distribuzioni Linux per rendere più semplice la creazione di virtual machine; in particolare, i computer con a bordo l’ultimissimo sistema operativo di Microsoft possono essere convertiti in macchine virtuali tramite un semplice wizard. Per quanto riguarda le prestazioni, il software consente di creare macchine virtuali con fino a 16 vCPU, 64 GB di memoria, dischi da 8 TB e connessioni Usb più semplici, con un nuovo controller vSATA e il doppio di virtual network.

Le altre innovazioni vanni in direzione della facilità di gestione, della mobilità e del cloud. Le macchine virtuali create possono essere spente in una determinata data e ora, oppure sospese finché non interviene un amministratore a riattivarle. Inoltre, per la prima volta Vware ha incluso nel suo software un accelerometro, un giroscopio, una bussola digitale e un sensore ambientale di luce per consentire alle applicazioni che girano su una macchina virtuale di rispondere quando si utilizza un tablet. Per quanto riguarda la nuvola, Workstation 10 consente agli utenti di costruire il proprio cloud con le note applicazioni di Pivotal, Puppet Labs and Vagrant.

Fusion, cioè il programma che consente di far girare applicazioni Windows suMac, in questa versione numero 6 introduce una cinquantina di miglioramenti, a cominciare da un’interfaccia utente migliorata e dall’installazione più facile di Windows. Fra le altre novità, Fusion 6 permette di portare dentro l’ambiente Windows alcune delle funzioni di Mac OS X Mavericks e di accedere allo store delle applicazioni di Microsoft su Launchpad o alla cartella delle applicazioni e poi salvarle nella Dock in Unity. Quanto alle performance, questa versione è ottimizzata per gli ultimi Mac e, grazie ai processori intel Haswell, promette maggior durata della batteria e prestazioni migliori quando si eseguono applicazioni Windows. Possono essere create macchine virtuali con supporto fino a 16 vCPU, 8 TB di dischi virtuali e fino a 64 GB di memoria per far girare le applicazioni più complesse.

Infine la variante Pro del software, Fusion 6 Professional, aggiunge alle caratteristiche di base alcune funzionalità avanzate. Fra queste, la possibilità di applicare restrizioni personalizzabili alle virtual machine (in modo da dare ai responsabili It un miglior controllo sul deployment dei desktop aziendali), la capacità di spegnere e attivare le macchine in un dato momento, la creazione di “cloni” e altro ancora.

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