L’intelligenza artificiale non smette di fare notizia, tant’è che è difficile star dietro ai continui colpi di scena e annunci. Microsoft, OpenAI, Tsmc, Alibaba sono solo alcuni dei protagonisti delle cronache degli ultimissimi giorni, di cui proviamo a riportarvi il succo. In prima pagina oggi c’è il nuovo ingresso di Taiwan Semiconductor Manufacturing Co (Tsmc) nel “trillion dollar club” delle aziende da oltre mille miliardi di dollari di capitalizzazione, di cui già fanno parte Microsoft, Apple, Nvidia, Amazon, Meta.
Come nel caso di Nvidia, a far volare il valore di Tsmc è stata la corsa ai semiconduttori per l’AI (in particolare per la GenAI), ovvero piattaforme di calcolo e storage capaci di supportare le elevate esigenze del training e dell’inferenza dei large language model. Nei soli primi sei mesi del 2024 circa 4,8 miliardi di dollari sono stati spesi da investitori stranieri sul mercato azionario taiwanese, di cui Tsmc è il pezzo grosso. Hsbc suggerisce che questo mercato abbia ancora grandi potenzialità di attrarre in maggior misura investitori asiatici, il che potrebbe far lievitare ancora il valore di Tsmc. Nel frattempo, però, dopo un breve exploit la capitalizzazione dell’azienda è scesa di nuovo sotto la soglia del “trilione”, cioè mille miliardi di dollari statunitensi.
Sempre a proposito di investimenti nel campo dell’AI, c’è un’altra notizia riportata da Reuters ieri: stando ai dati di Crunchbase, nel trimestre di aprile-giugno il capitale riversato nelle startup di intelligenza artificiale è stato pari a 24 miliardi di dollari, più del doppio rispetto al precedente trimestre (11,4 miliardi di dollari). Da fine marzo a fine giugno la somma totale dei finanziamenti raccolti dalle startup di qualsiasi ambito è cresciuto del 16%, raggiungendo quota 79 miliardi di dollari, e in questa crescita l’AI è una forza trainante nonché (ora per la prima volta) il settore di investimento numero uno, davanti a healthcare e biotecnologie.
Questa settimana si torna a parlare anche di OpenAI, a qualche giorno di distanza dall'indicazione sull’ingresso di un dirigente di Apple nel consiglio di amministrazione dell’azienda di Sam Altman, nello specifico con un ruolo da osservatore. La notizia nuova è che Microsoft ha scelto di lasciare il Cda, dove anch’essa aveva un posto da osservatore. Nessun dissidio tra le due aziende, la ragione è un’altra: con questa mossa Microsoft ha voluto allentare uno dei (tanti) legami con OpenAI nel tentativo di evitare contestazioni della Federal Trade Commission.
L’ente statunitense di controllo sul mercato sta portando avanti un’indagine antitrust sugli accordi stretti fra le principali società di intelligenza artificiale e Big Tech. Come noto, Microsoft è il primo investitore di OpenAI, avendo speso nella startup oltre 10 miliardi di dollari: in questo modo si è garantita un accesso privilegiato ai modelli GPT da lei sviluppata, modelli su cui si basano la piattaforma Copilot e le più evolute capacità del motore di ricerca Bing.